Senato, un seggio in più a testa per Lega e M5S. Pd occupa l'aula

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In Sicilia il seggio non era stato assegnato per mancanza di candidati pentastellati nella regione. Ora la decisione della Giunta per le elezioni: subentra Emma Pavanelli, prima dei non eletti 5S in Umbria. Corti sostituisce Patriarca dopo riconteggio schede a Modena

Il Movimento 5 Stelle e la Lega da oggi hanno un seggio in più a testa a palazzo Madama. In questo modo la maggioranza giallo-verde può contare su due voti in più. I pentastellati passano da 106 a 107 senatori: con 150 sì e 121 no l'Aula ha approvato la relazione proposta dalla Giunta per le elezioni per assegnare il seggio della Sicilia rimasto vacante, dopo le elezioni del 4 marzo 2018, per mancanza di candidati del Movimento. È stato assegnato a Emma Pavanelli, prima dei non eletti del Movimento in Umbria. Protesta il Pd, che giudica la decisione incostituzionale. Poco dopo Stefano Corti della Lega è subentrato al senatore del Pd Edoardo Patriarca dopo il riconteggio dei seggi in Emilia Romagna, in base ad accertamenti numerici nel seggio di Modena. Nel frattempo Fulvia Michela Caligiuri di Forza Italia ha preso il posto di Matteo Salvini in Senato facendo salire i senatori azzurri da 61 a 62. Mentre il leader leghista ha recuperato il seggio nel Lazio prendendo quello della leghista Kristalia Rachele Papaevangeliu, che a sua volta il 2 luglio scorso era subentrata a Cinzia Bonfrisco eletta al parlamento Europeo e dal primo luglio dimissionaria.

Pavanelli: "Onorata e felice"

Le decisioni sono state prese dalla Giunta per le elezioni di palazzo Madama. Dopo una giornata movimentata con stop and go in Aula, sospesa ben 4 volte, e l'occupazione dei banchi del governo da parte del Pd, la neo parlamentare per il M5s è Emma Pavanelli, prima dei non eletti del Movimento in Umbria. "Onorata" e "felice" "di poter dare, come portavoce del MoVimento", commenta la senatrice subito dopo la nomina.

Il caso Sicilia e il seggio vacante

La decisione della Giunta per le elezioni di Palazzo Madama è stata approvata dal Senato - dopo una giornata convulsa - con 150 sì, 121 no e 4 astenuti. Il caso era nato dopo le elezioni del 4 marzo 2018. In Sicilia tutti i candidati del Movimento erano risultati eletti, tanto nel proporzionale quanto nei collegi uninominali, e una candidata del proporzionale, Nunzia Catalfo, era stata eletta anche nell'uninominale. Il seggio rimanente non era stato assegnato: spettava al M5S, che però non aveva abbastanza candidati nella regione. Ora la decisione della Giunta, che ha deciso di assegnarlo a Emma Pavanelli, prima dei non eletti tra i Cinque Stelle alle Politiche del 2018 in Umbria.

Proteste delle opposizioni, Pd occupa Aula

La decisione della Giunta, però, ha scatenato le proteste delle opposizioni. Il Pd, in particolare, ritiene incostituzionale il fatto che il seggio siciliano sia stato recuperato in Umbria e ha occupato i banchi del governo. Casellati è stata costretta a sospendere l’Aula. Più tardi, il presidente dei senatori dem Andrea Marcucci ha fatto sapere che la presidente del Senato “invierà alla Corte Costituzionale il dossier che riguarda il provvedimento che farà spostare un seggio scattato in Sicilia al listino dell'Umbria”. Una decisione frutto di un accordo tra i gruppi, che hanno accolto la proposta del Pd.

Le reazioni

Per il Partito democratico, comunque, si è scritta “una delle pagine più buie della storia Repubblicana" e il documento della Giunta "è un atto eversivo, di regime”. “Il Senato è eletto su base regionale” e la legge elettorale "non prevede lo 'slittamento' da una regione all'altra, da una circoscrizione all'altra dei seggi", ha detto il vice presidente del gruppo dem Dario Stefano. Anche per Pietro Grasso (Leu) "la pretesa del Movimento di avere un senatore in più 'pescando' dall'Umbria è fuori da ogni logica": sarebbe stato meglio, ha aggiunto, "non assegnare il seggio per l'intera legislatura”. Anche Forza Italia ha criticato la scelta. “Capisco i vincoli di maggioranza, ma quando questo fa strame della Costituzione le cose non vanno bene", ha detto Maurizio Gasparri.

Soddisfatto il M5S

Il M5S ha respinto le accuse e ha invitato a porre fine "a polemiche pretestuose". "Nella legge elettorale in vigore esiste una norma di chiusura finalizzata a evitare che un seggio del Senato rimanga vacante per qualsiasi causa. Esiste e per questo deve essere applicata", ha spiegato Alessandra Riccardi.

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