Il vicepremier commenta l'omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega: "Lo Stato deve farsi un grande esame di coscienza". Dopo il delitto la sindaca della Capitale Raggi aveva detto: "A Roma mancano 2000 vigili". Il leader leghista: "Assassino non esca più di galera"
"Chi conosce città come Roma sa benissimo che ci sono condizioni precarie di sicurezza interna, che questi giri di droga, spaccio, violenza, purtroppo, sono all'ordine del giorno in certi quartieri e anche in centro". Così su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio commenta l'uccisione del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Un appunto che si sofferma sulla sicurezza nella Capitale, amministrata da Virginia Raggi, esponente come Di Maio del Movimento 5 stelle. "Si poteva evitare tutto questo? Io dico di sì. O perlomeno si deve fare di tutto perché questi eroi dimostrino il loro valore con la vita e mai con la morte" .
"Lo Stato deve farsi un esame di coscienza"
"Io non so di chi sia la colpa, questo non sono io a doverlo stabilire. Oggi c'è un Paese che piange un suo militare, un uomo d'onore, un uomo buono, una persona perbene, che aveva dedicato la sua vita alla giustizia e alla legalità e anche impegnato nel volontariato", continua Di Maio. "Mario non se ne doveva andare. E oggi lo Stato deve farsi un grande esame di coscienza", aggiunge (CHI ERA IL VICEBRIGADIERE UCCISO).
Raggi dopo l'omicidio: "A Roma mancano 2000 vigili"
Ieri, dopo la notizia dell'omicidio, la sindaca di Roma aveva assicurato che "i numeri che ci restituisce la questura non parlano di un'assenza di sicurezza in questa città", ma aveva sottolineato anche che nella Capitale "mancano ancora 2000 agenti e forse non saranno nemmeno sufficienti. Abbiamo necessità di aumentare le forze di polizia". Intervenuto a Sky TG24, Di Maio ha definito l'omicidio del carabiniere "un atto vile" e ha promesso maggiori risorse a favore delle Forze dell'ordine nella prossima legge di bilancio. "Le risorse non sono mai abbastanza”, ha detto (CARABINIERE UCCISO, LE REAZIONI DELLA POLITICA).
Salvini: "In Usa pena di morte per assassini"
Nel dibattito intanto interviene anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Sperando che l'assassino del nostro povero carabiniere non esca più di galera - scrive il leader leghista su Facebook - ricordo ai buonisti che negli Stati Uniti chi uccide rischia la pena di morte. Non dico di arrivare a tanto, ma al carcere a vita (lavorando ovviamente) questo sì!".