Salvini: "Se c'è il no di Tria al taglio delle tasse, o il problema sono io o è lui"

Politica

Il leader della Lega incalza: "Restiamo se tagliamo le tasse". E sulla flat tax spiega: "Lega la vuole, altri no? Nodo da sciogliere". Conte: "Lavoreremo a una riforma complessiva per semplificare il fisco e renderlo più equo"

"Se il ministro dell'Economia del mio governo dice che di taglio delle tasse non se ne parla, o il problema sono io o è lui. Cosa faccio una manovra economica all'acqua di rose? L'Italia ha bisogno di uno choc fiscale forte". Salvini torna ad incalzare Tria, mentre continuano le tensioni all'interno del governo, con la partita che si gioca soprattutto sulle tasse. E, nonostante il colloquio di ieri con il collega Di Maio, il leader della Lega - intervistato a Radio24 - si interroga: "Quanti governi ci sono? Uno, ma poi ci sono due forze con idee diverse. Mi pare evidente. Sulla Tav la Lega è a favore e M5s contro. Sulla Flat tax la Lega è a favore e ho scoperto che Tria ha dei dubbi.. è un nodo da sciogliere". Il vicepremier si riferisce alle dichiarazioni del titolare di via XX Settembre che ha fatto trapelare che "non c’è un disegno definito e deciso di flat tax, ma ce ne sono vari". Proprio sulla flat tax è arrivata la replica di Di Maio in un'intervista a Sky Tg24: "È ancora un mistero, lavoro a ridurre il cuneo fiscale".

Salvini: "Restiamo se tagliamo le tasse"

Salvini ieri ha invocato lo spettro delle elezioni anticipate: "O riusciamo a tagliare le tasse e investire tanti soldi, o se qualcuno non ha questa intenzione basta che ce lo dica e chiediamo il parere agli italiani: servono decine di miliardi". Poi su Tria: "Se pensa di fare una manovricchia, non sarà il nostro ministro dell'Economia". Lo stesso Tria, ai microfoni di Sky Tg24 ha precisato che flat tax non vuol dire per forza "un solo scaglione per tutti". Mentre sul salario minimo ha spiegato che "non è compito dello Stato coprirlo". Spazio anche alla Tav, altro argomento di tensione nella maggioranza giallo-verde: "Per me sempre scontato che si sarebbe andati avanti", ha chiarito. 

Conte: "Lavoreremo a riforma complessiva per semplificare fisco"

Ieri è stato anche il giorno del faccia a faccia fra i due vicepremier che si sono visti per un colloquio di un'ora: "È andato bene, si va avanti", aveva detto il ministro dell’Interno. Ma sono bastate poche ore per capire che i dissidi nella maggioranza rimangono, soprattutto sul fronte della manovra. Intanto, il premier Giuseppe Conte, da Facebook ha assicurato: "Lavoreremo a una riforma complessiva per semplificare il fisco e renderlo più equo". E sulla manovra, ha garantito: "Vogliamo che sia espansiva e condivisa". Ha poi chiesto di andare avanti a lavorare e di smettere con le chiacchiere. E in serata ha fatto sapere: "Abbiamo discusso sulle modalità per realizzare un sostanzioso taglio delle tasse per famiglie e imprese, per abbattere il cuneo fiscale in modo da aumentare il salario netto dei lavoratori, per rendere più efficace il contrasto all’evasione fiscale e per dare respiro alla competitività della nostra industria".

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