Il premier ha annunciato che parlerà alle 18.15 (SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI) e si prepara a un richiamo netto nei confronti delle due forze di maggioranza, dopo i numerosi scontri. Il ministro Centinaio: "Spero IN miracolo, altrimenti si vota"
Il premier Giuseppe Conte si prepara al discorso agli italiani che pronuncerà oggi pomeriggio (SEGUI LA DIRETTA DELLA CONFERENZA STAMPA DI CONTE) dopo ore di silenzio per evitare il baratro della crisi. "Alle 18.15 terrò una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ho alcune cose importanti da dire a tutti voi", ha scritto Conte su Twitter, annunciando l'orario della conferenza stampa e invitando a seguirlo "in diretta streaming" sulla sua pagina Facebook. Responsabilità e dignità saranno due parole chiave indirizzate alle due parti politiche della maggioranza, dopo i numerosi scontri in questo suo primo anno a capo del governo. Per responsabilità si intende, soprattutto, attenzione ai dossier, alle cose da fare piuttosto che ad una campagna elettorale permanente. Nella dignità, invece, il premier potrebbe individuare la conditio sine qua non per la prosecuzione dell'era giallo-verde. Quello di Conte, probabilmente sarà un richiamo netto e anche duro. Ci sarà spazio anche per ricordare quanto fatto in questi mesi dall'esecutivo. Il premier parlerà a borse chiuse, nel giorno in cui lo spread ha riaperto in rialzo dopo la lettera di risposta dell'Italia all'Ue sui conti pubblici.
Centinaio: "Spero in miracolo Conte altrimenti si va al voto"
"Auspico che il presidente Conte faccia un miracolo. Continuo a essere dell'idea che la campagna elettorale è finita e i toni si devono abbassare. Il premier deve ricominciare a far parlare la politica, e soprattutto i due contraenti del contratto, di cose concrete". A dirlo è il ministro Gian Marco Centinaio, aggiungendo che da parte della Lega "c'è la buona volontà, ma se non ci dovessero essere le condizioni, se non si riesce a mettersi d'accordo, non vedo alternativa a elezioni". Se il governo non riparte la Lega è pronta al voto perchè "in Parlamento non ci sono numeri per governo con Berlusconi e Meloni, sennò l'avremmo già fatto".
Il peso delle Europee
Il quadro attorno al premier sembra un puzzle che va decomponendosi. Con Matteo Salvini deciso a usare la forza del suo 34% e Luigi Di Maio, ancora frenato dall'elaborazione della sconfitta. Insomma, una partita tutta sul filo della crisi. Anche per questo, l'impatto che il discorso avrà sui suoi vicepremier è tutto da vedere. Conte, tuttavia, si avvia a parlare agli italiani forte di un consenso registrato anche alla fine della parata del 2 giugno, quando si è intrattenuto a lungo con decine di persone che gli chiedevano un selfie invitandolo a non mollare. E il premier, potrà farsi forza anche con "l'endorsement" di Papa Francesco, che di ritorno dalla Romania lo definisce uomo "intelligente, che sa di cosa parla".