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Fontana, ora autonomia, flat tax e grandi opere
"Alla luce dei dati che confermano le previsioni, ovvero il grande risultato della Lega, si riparte con rinnovato entusiasmo e voglia di concludere sui temi a cui teniamo in modo particolare. Autonomia, tassazione e opere pubbliche sono le priorità". Lo afferma il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in un'intervista al Messaggero. Sull'autonomia "basta traccheggiamenti, un governo deve sempre prendere decisioni e adesso non può più tirarsi indietro", dichiara Fontana. "Non ho intenzione di farmi prendere in giro, il tempo delle giustificazioni è finito, preferirei sentirmi dire non si fa. Di certo chi ha dubbi è perché non ha letto la riforma". Le grandi opere "sono fondamentali. Da un lato ci sono risorse che dobbiamo investire, dall'altra necessità a cui dobbiamo dare risposte. Per un anno non ci saranno elezioni, facciamo ripartire il Paese", esorta Fontana. Quanto alla flat tax, "è uno dei meccanismi necessari per rimettere in moto l'Italia".
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Europee, Di Maio: "Nostra gente s'è astenuta, attende risposte"
"Prendo atto che la nostra gente si è astenuta e attende risposte, e noi queste risposte gliele vogliamo dare". Cosi' il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, intervistato dal Corriere della Sera a scrutini in corso. Sul passo indietro alle Europee, dove il Movimento ha incassato il 17%, "non e' la prima volta che attraversiamo un momento di difficolta', sapremo uscirne come sempre", commenta il vicepremier. "Ad ogni modo restiamo l'ago della bilancia in questo governo". "Non stiamo facendo i 100 metri, ma una maratona e siamo in corsa. Dopo di che non nego che e' opportuno tornare ad ascoltare chi stavolta ha deciso di restare a casa", dichiara di Maio. Guardando ai possibili errori, "forse al principio siamo stati troppo silenziosi, troppo puri, se questa e' una colpa me la prendo. Ma sappiamo di aver fatto tanto, faremo ancora tanto e siamo sicuri che i cittadini lo capiranno". In campagna elettorale "non ci sono stati scontri, ma un clima che ha cominciato ad infuocarsi dalla revoca di Armando Siri, indagato per corruzione. E non mi pento di aver chiesto le sue dimissioni", rimarca Di Maio. "Ad ogni modo ora cominciamo subito a lavorare", dice il ministro del lavoro e dello Sviluppo, che assicura: "Certo che il governo va avanti, perche' continua ad avere ampiamente i numeri e perche' c'e' ancora tanto da fare. Non cambiera' nulla, anzi ripartiamo da oggi. Noi siamo pronti a un tavolo sul salario minimo e la flat tax. Poi il decreto sicurezza con le migliorie apportate e una legge che vincoli il miliardo del reddito agli aiuti alle famiglie". "Nessun rimpasto" di governo, aggiunge, "non avrebbe senso". Sul M5S, Di Maio preannuncia "novita' nelle prossime settimane. "Ci sara' uno scatto in avanti sull'organizzazione, saranno individuati dei responsabili specifici di area e un centro di coordinamento piu' capillare nelle Regioni e nei Comuni".