Quattro gli esponenti di Forza Italia, tra cui Tatarella e l’ex Cavaliere, e uno di Casapound non sono risultati conformi al codice di autoregolamentazione della Commissione Antimafia
Sono cinque i cosiddetti 'impresentabili', secondo la Commissione parlamentare antimafia, alle elezioni Europee del 26 maggio: uno è candidato con Casapound e gli altri con Forza Italia. Tra questi ultimi, anche Silvio Berlusconi e Pietro Tatarella. (LO SPECIALE EUROPEE - IL QUIZ SULLE EUROPEE - LE FOTO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE - LO SPECIALE ELEZIONI).
Chi sono gli impresentabili
Secondo il codice di autoregolamentazione, le candidature non conformi - che riguardano soggetti rinviati a giudizio o con dibattimento in corso - sono per Forza Italia quella Berlusconi, imputato per corruzione in atti giudiziari e con dibattimento in corso al tribunale di Roma e Milano; Giovanni Paolo Bernini, condannato a marzo dalla Corte del tribunale di Bologna per corruzione e per atto contrario a doveri ufficio e prescrizione per induzione indebita a dare i promettere utilità, e Salvatore Cicu, imputato per riciclaggio e con dibattimento in corso. Diversa la situazione di Pietro Tatarella, in carcere e coinvolto nell'inchiesta sulle tangenti a Milano. Quest'ultimo ha fatto ricorso al tribunale del Riesame ed è in attesa dell'esito. Per questo è definito 'sub iudice' dalla commissione Antimafia. Emanuela Florino, di Casapound Italia, è invece imputata per associazioni sovversive e banda armata e con dibattimento in corso.
La replica di Berlusconi: con me arrestati 32 latitanti
"Un signore che si chiama Morra, un Cinque Stelle, ha tirato fuori elenco dove io figuro come impresentabile, ma io come impresentabile ho avuto più di 200 milioni di voti da quando sono in giro", ha commentato il leader di Forza Italia. Che ha aggiunto: "Qualcuno ha ipotizzato che io abbia fatto favori alla Mafia, vorrei ricordare che non c'è un governo che contro la Mafia abbia fatto più del mio, e cioè indurire il 41 bis, arrestare 1.296 presunti mafiosi, 32 latitanti su 34 e confiscato oltre 25 miliardi di beni della mafia, quindi se c'è qualcuno che è andato contro la Mafia quello sono stato io".
I candidati alle Regionali e alle Comunali
E' nelle liste della Lega, invece, l'unico candidato "impresentabile" alle elezioni regionali in Piemonte di domenica prossima: si tratta di Riccardo Lanzo, rinviato a giudizio per corruzione e per atto contrario a doveri di ufficio. Nel Comune di Bari, il bollino nero - in particolare anche secondo la legge Severino - è per Francesco Lezzi, della lista Dirella Sindaco, si cui pende una condanna per detenzione di sostanze stupefacenti, e Annunziata Mega della lista Pensionati, che ha due condanne per ricettazione continuata. "Alcuni italiani hanno un'idea di legalità da correggere. Ci stiamo provando, anche attraverso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica", ha commentato il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra. Le candidature dichiarate "non conformi" riguardano comunque il codice varato dalla scorsa legislatura e a distanza di quasi cinque anni dalla sua prima introduzione nel 2014. E nei prossimi mesi, se approvato dal Parlamento, potrebbe far capolino il nuovo codice, che con il nuovo governo giallo-verde seguirebbe la scia della norma 'spazzacorrotti', contenuta nella nuova legge anticorruzione.