La città toscana vota per le amministrative il 26 maggio, dalle 7 alle 23. Il primo cittadino uscente, il pentastellato Filippo Nogarin, ha deciso di non ricandidarsi. Per la sua successione, ci provano in nove. Sono 17 le liste, quasi 500 gli aspiranti consiglieri
Livorno torna al voto per le amministrative cinque anni dopo la vittoria del grillino Filippo Nogarin del 2014. Gli abitanti della città toscana andranno alle urne il 26 maggio per le elezioni Comunali, stesso giorno delle Europee (IL QUIZ). Lo stesso Nogarin, dopo un solo mandato, ha deciso di non ricandidarsi per provare a concorrere proprio per un seggio a Bruxelles. Sono così in nove a candidarsi per la successione al primo cittadino uscente. Gli aventi diritto sceglieranno tra 17 liste quasi 500 possibili consiglieri (LO SPECIALE ELEZIONI).
I candidati
Detto della rinuncia di Filippo Nogarin, la scelta del M5S è ricaduta sull’attuale vicesindaco della giunta ovvero Stella Sorgente. Faceva parte della giunta Nogarin anche Ina Dhimgjini, ex assessore, che adesso si candida con la lista civica Livorno a Misura. Per quanto riguarda il centrosinistra, è Luca Salvetti il candidato principale, sostenuto da Partito Democratico, Mdp-Articolo1, la lista civica Casa Livorno e la lista Futuro. Il centrodestra schiera Andrea Romiti, coordinatore cittadino di Fdi, sostenuto anche da Lega, Fi e dalla civica Livorno in Movimento. Gli altri candidati sono Marco Bruciati, appoggiato da Potere al Popolo e dalla civica Buongiorno Livorno; Carina Vitulano con Livorno in Comune; Barbara La Comba appoggiata da Per Livorno Insieme, Luigi Moggia con il Pci e Marco Cannito che potrà contare sull’appoggio di Città Diversa e La Sinistra.
Il sindaco uscente
“Quello di questi anni è stato un lungo percorso che ha coinvolto i miei collaboratori e la mia famiglia e la decisione è di carattere personale: la scelta è stata molto lunga e complessa e ho deciso con mia moglie”. Queste le parole con cui il sindaco uscente Filippo Nogarin ha comunicato la decisione di non ricandidarsi. Pesa nella scelta anche l’inchiesta sull’alluvione del 2017, in cui morirono otto persone, che lo vede coinvolto: “L’inchiesta sull’alluvione non è indifferente: nell’ambito della valutazione complessiva ha un suo peso e i risvolti processuali hanno rallentato la presa di coscienza della mia decisione. L’alluvione mi ha ferito profondamente, al di là di come andrà dal punto di vista processuale, e dopo di esso il mio mandato è stato completamente diverso”. Nel 2014, fu storica la vittoria di Nogarin in una città storicamente governata da sindaci di sinistra. Il candidato pentastellato vinse al ballottaggio con il 53.06% contro Marco Ruggeri (centrosinistra).
Come si vota
Il ritorno alle urne per i livornesi è previsto per domenica 26 maggio, dalle 7 alle 23. Il seggio è indicato nella tessera elettorale. Ciascun cittadino avente diritto al voto può barrare il simbolo di una lista (e il voto andrà anche al candidato sindaco sostenuto da questa) oppure soltanto il nome del candidato sindaco (e il voto non andrà in automatico alla lista collegata). Una terza alternativa è quella di scegliere il candidato sindaco e una lista di un'altra coalizione (in quest’ultimo caso il voto disgiunto premierà sia il candidato sindaco scelto sia la lista concorrente). Si possono attribuire una o due preferenze, ma nel secondo caso le persone scelte devono essere necessariamente di sesso diverso. Livorno è un comune con più di 15mila abitanti, per questo motivo, nel caso in cui nessuno superasse il 50%, si andrà al ballottaggio, previsto per domenica 9 giugno.