Polemiche Salvini-Di Maio, Unicredit e Mps: "Per colpa loro lo spread vola"

Politica
Foto: Archivio

Dopo le dichiarazioni rilasciate dal leader leghista che, rivolgendosi all’alleato, sostiene di "fregarsene dei vincoli europei e dello sforamento", il tasso sul titolo decennale tedesco è sceso ai minimi dal 2016. "Basta attacchi", afferma il ministro dell’Interno

"Tra il dire 'me ne frego' dei vincoli e il dire 'non faccio niente', perché questa è l'alternativa, io sceglierò di fregarmene. E se vinceremo, la prima direttiva da cambiare sarà quella sulle banche". È questa la dichiarazione di Matteo Salvini che, secondo due report di Unicredit e di Mps, ha causato il rialzo dello spread che questa mattina, 15 maggio, ha sfiorato i 290 punti, con il tasso sul titolo decennale tedesco sceso ai minimi dal 2016. Parole, quelle del ministro dell’Interno, rilasciate al Corriere della Sera a proposito delle polemiche con Di Maio, delle clausole e del possibile aumento dell'Iva. "Abbiamo troppo da fare per dare soddisfazione a chi vuole che il governo salti. Certo, basta con gli attacchi" del M5S, attacchi su cui "temo che abbiano influito i sondaggi e le Regionali. Noi abbiamo vinto dappertutto, ma quelle sono elezioni locali", ha detto Salvini.

"Dispiace che Di Maio faccia così, non gli rispondo"

Dopo aver rilasciato l’intervista al quotidiano di Via Solferino, Matteo Salvini è tornato sulla querelle con Di Maio anche durante una trasmissione radiofonica: "No problem. Mi dispiace che faccia così. Io non gli rispondo. Amen", ha detto il vicepremier poco prima di entrare in Senato. "L'agenda del ministro dell'Interno - ha sottolineato - fortunatamente è abbastanza densa da non avere tempo per rispondere a queste cose". Poi aggiunge: "Non è nel mio carattere ma mi sono imposto di farlo in questo periodo: faccio come le tre scimmiette: non vedo, non sento e parlo il meno possibile. Se dovessi replicare a tutto quello che vedo e sento passerei il mio tempo a fare quello".

"Non esiste maggioranza alternativa"

Nonostante l’ennesimo botta e risposta, Salvini ha comunque confermato che non c’è nessuna crisi di governo e che "non esiste una maggioranza alternativa", anche se - ammette il ministro dell’Interno - "alcuni provvedimenti approvati da questo governo non sono affatto nel dna della Lega". Tra questi, il leader leghista cita il reddito di cittadinanza: "Vedo tra l'altro che ha aumentato le separazioni e i divorzi, che ci sono persone che fanno acquisti strani. Ma va bene: si controllerà". Poi sulle autonomie ricorda di aver dato la sua parola, "e la mia parola vale. E poi non capisco - aggiunge -, mi parlano di sanità di serie A e di serie B. Il fatto è che oggi è così; noi siamo convinti che l'autonomia sia il rimedio. Ma non c'è solo quello: dicono no immotivati al decreto sicurezza, alla flat tax. Tanti no in sintonia con Renzi". 

Di Maio: "Ogni giorno minacce dalla Lega"

Dopo le parole di Salvini, arriva immediata la replica di Di Maio: "Ogni giorno sento dalla Lega minacce di far cadere il Governo. Ma per me questo governo deve andare avanti, dobbiamo continuare per cambiare un Paese in Italia e in Europa", ha detto il vicepremier M5S a margine di un incontro ad Ascoli Piceno. "In queste ore so che ci sono tante fibrillazioni per lo spread, per queste dichiarazioni del leader della Lega sul 3%. Io - ha sottolineato - voglio far aumentare lo stipendio degli italiani con il salario minimo orario, non lo spread e mi aspetto una risposta il prima possibile dalla Lega".

Politica: I più letti