Scontro Lega-M5s su deficit-Pil, Salvini: "Si può sforare il 3%". Di Maio: "Basta sparate"

Politica
Foto: Archivio Ansa

Gelo nel governo dopo le affermazioni del leader leghista sul vincolo economico. Il ministro dell'Interno attacca gli alleati sulla presunta vicinanza al Pd: "Inizio a notare troppi accoppiamenti". Di Maio: "Nessuna sintonia". Giorgetti: "Conflittualità insostenibile"

Si riaccende lo scontro all’interno della maggioranza tra Lega e M5s, con lo spread in crescita a quota 280 punti ad alimentare le tensioni. È Luigi Di Maio ad accusare Matteo Salvini di far salire il differenziale Btp-bund, con "sparate irresponsabili" che mettono a rischio l'economia. Il leader della Lega ripete e rivendica che "è un dovere superare i vincoli europei, non solo il 3% di rapporto deficit-Pil ma "infrangere anche il 130-140% di debito". E il M5s, dopo averlo accusato di alimentare la tensione nelle piazze, gli addossa l'aumento dello spread. Se si litiga così, dopo il 26 questa conflittualità "è insostenibile", lancia l’allarme il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti.  Ma dopo le Europee “si può ripartire", aggiunge prudente. Salvini intanto è tornato a parlare della presunta vicinanza tra l’alleato di governo e il Partito Democratico. Immediata la replica di Luigi Di Maio: "Noi a sinistra? Per carità… Dio ce ne scampi", dice il leader M5s rimandando al mittente le accuse. E poi rincara: "Ma quale sintonia" con il Pd, dice. "Con un partito che pensa solo di alzare lo stipendio dei parlamentari e i vitalizi. Il Pd è un semaforo che sta fermo, lo stesso partito che rappresenta i renziani", afferma Di Maio, che attacca poi anche le posizioni della Lega: "Nessuno può negare che la Lega si stia spostando su posizioni di ultradestra che a me preoccupano”.

Scontro anche sulla famiglia

Lo scontro si allarga anche sul tema della famiglia. Alla vigilia della riunione di Di Maio al ministero con il forum delle famiglie, per elaborare una proposta da coprire con il miliardo risparmiato dal reddito, il ministro leghista Lorenzo Fontana, non invitato al tavolo, presenta alla Camera due emendamenti al decreto crescita proprio sulla famiglia. Le coperture? I soldi risparmiati dal reddito. La prima proposta è aumentare il bonus bebè da 80 a 110 euro per il "ceto medio", chi guadagna fino a 35mila euro di reddito. E la seconda è una detrazione fiscale al 19% per spese fino a 1800 euro annui per pannolini e latte. "Finalmente proposte concrete", esulta Salvini, che indica il modello francese. Ma il M5s lo accusa di plagio: "Copia solo".

"Elemosiniere Papa? Sgomberare anche occupazioni CasaPound"

Di Maio è tornato anche sull'episodio dell'elemosiniere del Papa che ha rotto i sigilli al contatore di uno stabile occupato:"Un cardinale non è un politico (LE REAZIONI), rappresenta il Vaticano. Ha agito secondo i suoi principi. Per me la legalità deve valere per tutti, non voglio scatenare il caso su questo episodio e poi ci teniamo gli immobili occupati da CasaPound e centri sociali. Tutti gli immobili occupati vanno sgomberati ed è una cosa che va fatta al più presto. Ci servono immobili per le tante persone, per i tanti italiani che vorrebbero una casa e non possono permettersela", ha aggiunto.

Da dl crescita a sblocca cantieri, i provvedimenti che rischiano di slittare

A causa dei dissidi rischiano intanto di slittare a dopo le Europee non solo il decreto crescita ma anche lo sblocca cantieri e il decreto per la sanità calabrese, con Di Maio che accusa la Lega di voler bloccare un emendamento sulle nomine nelle Asl. Per risolvere i dossier più urgenti, il leader M5s invoca un vertice di governo. Ma dalla Lega fanno sapere che Salvini non sente né Di Maio né Conte da dieci giorni, dall'ultimo Cdm sul caso Siri. "Fa l'offeso: vuole un invito in carta bollata?", ribatte Di Maio.

Di Maio chiude su Cdm per flat tax e autonomia

Giorgetti ammette che se lunedì in Consiglio dei ministri si vuole effettivamente decidere - come chiede la Lega - su Autonomia e decreto sicurezza, prima bisogna parlarsi. Un piccolo spazio ci sarebbe domani, 15 maggio, con i due vicepremier nelle stesse ore a Roma. Ma Di Maio per ora chiude: "In Cdm non ci saranno flat tax e autonomia. Il dl sicurezza devo leggerlo". Il premier Giuseppe Conte però ostenta tranquillità. "Il governo lavora in piena sintonia - afferma il premier - per realizzare progetti strategici, raggiungendo traguardi significativi per il rilancio del Sud". È il Nord che invoca autonomia a sentirsi tradito, ribatte la Lega. "Sono esausto", ammette Giorgetti. Tutto si ricomporrà, aggiunge. Ma a domanda sul voto a settembre risponde: "Sempre pronti".

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