Braccio di ferro sulla Tav. Salvini: non farò cadere il governo, ma prevalga il buon senso

Politica

Tensione tra Lega e M5s, ma Salvini rassicura: "Governo andrà avanti". La Commissione Ue conferma che sta discutendo con l'Italia dopo che Conte si è sbilanciato per il No. Imprese torinesi Sì Tav querelano Di Battista

Nel governo italiano resta altissima la tensione sulla Tav, con i timori sulla tenuta della maggioranza. Matteo Salvini, che ieri si è detto "pronto ad andare fino in fondo" sulla questione perché "l'opera non si può fermare", torna su posizioni più concilianti e rassicura: "Non farò cadere il governo, ma serve buon senso". Nella giornata di oggi nessun vertice per provare ad appianare le tensioni, spiega il ministro dell'Interno: "Vado a Milano, ne parliamo lunedì". Lunedì è anche la giornata in cui dovrebbero partire i bandi per la Tav in territorio francese: "Partono", assicura Salvini (LE TAPPE DI UNA VICENDA LUNGA 20 ANNI). E mentre continua il braccio di ferro tra Lega e M5s, negli ultimi giorni ci sono stati anche contatti a livello politico tra il governo italiano e la Commissione europea. Questi contatti "proseguono", spiega un portavoce dell'esecutivo comunitario, dopo le dichiarazioni del premier Conte che ieri si era sbilanciato per il no alla Tav.

Studio Ue promuove l'opera. Su rapporto ok di Ponti

Intanto sono emersi i dettagli di uno studio riservato della Commissione europea secondo cui il corridoio Mediterraneo, di cui fa parte la Torino-Lione, avrebbe diversi vantaggi. E tra chi lo ha redatto c’è anche la Trt, cioè la società milanese predieduta da Marco Ponti che ha redatto l'analisi costi-benefici per conto del ministero dei Trasporti. Mentre dal sottosegretario leghista Armando Siri arriva una proposta al premier Conte e al vicepremier Di Maio: "I bandi di Telt per la Tav si possono pubblicare con la clausola della dissolvenza prevista dal diritto francese: con quella clausola, nonostante la pubblicazione, possono essere revocati in qualsiasi momento".

La Francia sulla Tav: "Convinti della pertinenza del progetto"

E proprio da Parigi è arrivata un'apertura per “una discussione fra partner”. La Francia propone il "lancio di bandi per il proseguimento dei cantieri", "consentendo di rispettare il tempo di riflessione auspicato dall'Italia pur preservando i finanziamenti europei". Parigi è convinta “della pertinenza di questo progetto di primaria importanza per gli scambi fra i nostri due Paesi". Il progetto, spiegano i francesi, è oggetto di un trattato bilaterale ratificato nel 2017, e beneficia di un finanziamento europeo per il 40% della realizzazione del tunnel transfrontaliero. La Francia ribadisce il suo sostegno al rispetto degli impegni presi e dei tempi di realizzazione".

Imprese Torino pro-Tav querelano Di Battista

Intanto, Unione Industriale di Torino, Amma, Ance Piemonte, Confagricoltura Piemonte e Confindustria Piemonte hanno querelato Alessandro Di Battista, che in un’intervista a “Che tempo che fa”, aveva sostenuto l'esistenza di un legame fra 'ndrangheta e Comitati Sì Tav, oltre a fare accenni a non meglio precisati episodi di corruzione.  

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