Il premier ammette lo "stallo" sui bandi ma esclude una crisi di governo. Salvini: "Vediamo chi ha la testa più dura tra me e Di Maio". Il ministro del Lavoro: "Minaccia la crisi? Se ne assuma la responsabilità". GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
Fontana e Zaia: impensabile bloccare i bandi
"Tav e infrastrutture veloci, sicure e moderne servono non solo alle imprese, ma a tutta Italia. Giusto approfondire i costi reali e chiedere di più a Francia ed Europa, ma impensabile bloccare i bandi". Lo dichiarano in una nota i governatori leghisti di Lombardia e Veneto Attilio Fontana e Luca Zaia.
Gelmini: "Governo irresponsabile, riferisca in Parlamento"
Consiglio Supremo Difesa parte in ritardo
Il Consiglio Supremo di Difesa è slittato di circa un'ora. Secondo quanto si è appreso da fonti parlamentari, la riunione, prevista al Quirinale per le 17, subirà un ritardo. Il Csd, presieduto da Mattarella, vede la presenza del premier Conte e di tutti i ministri interessati ai temi in discussione. Tra questi, anche i ministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il premier Giuseppe Conte ha convocato una conferenza stampa a palazzo Chigi alle ore 17.15. L'intero governo è impegnato in una trattativa serratissima sulla Tav.
Conte convoca direttore società francese
Il premier Giuseppe Conte ha convocato a Palazzo Chigi Mario Virano, direttore generale di Telt, la società italo-francese incaricata di realizzare e poi gestire la Torino-Lione. Secondo quanto si è appreso, l'incontro si svolgerà nel pomeriggio. Sul tavolo la decisione sui nuovi bandi che va presa entro lunedì 11 marzo, dopo la fumata nera nel vertice di governo di stanotte che doveva decidere sulla realizzazione dell'opera. "La conferma dei bandi è fondamentale per il sì all'opera", dicono fonti della Lega. Nel frattempo è passata al Senato, dopo l'ok della Camera, la mozione di maggioranza sulla Tav presentata da Lega-M5s. Il provvedimento ha avuto 139 sì, 105 no. La mozione impegna il governo a "ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia". Ma Lega e M5s, a prescindere dalla mozione, restano divise sul tema.