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Genitori Renzi ai domiciliari, il padre:"Non auguro a nessuno di vivere questa situazione"

Politica
Matteo Renzi e il padre Tiziano (Ansa)

Tiziano Renzi: "Non auguro a nessuno di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo". L'ex premier commenta il provvedimento: "Mia madre al gabbio, di più non potevano fare. Se non avessi fatto politica, oggi non subirebbero questo"

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Si terrà lunedì l'interrogatorio di garanzia per i genitori di Matteo Renzi, ai domiciliari con l'accusa di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni (L'INCHIESTA). Intanto il padre dell'ex premier si difende in un lungo post su Facebook:"Non auguro a nessuno - nemmeno al mio peggiore nemico - di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori. Voglio che sia chiara una cosa - continua Tiziano Renzi - i giornali sono pieni solo delle ricostruzioni dell'accusa. Io affermo qui (e purtroppo per il momento posso solo qui) che queste ricostruzioni sono FALSE" (IL SALUTO DAI DOMICILIARI). Matteo Renzi, invece, parla di "capolavoro mediatico" per "oscurare" il caso Salvini-Diciotti e si sfoga in un'intervista al Corriere della Sera. Nell'inchiesta della procura di Firenze, intanto, sono 15 le persone indagate.

Renzi: "Mia madre al gabbio, c'è di peggio?"

Renzi è due giorni che non parla in pubblico della vicenda: ieri ha annullato la conferenza stampa convocata per il pomeriggio al Senato. E si è affidato a Facebook e alla eNews per esprimere le sue reazioni. “Chi conosce la realtà sa che quelle carte non corrispondono al vero”, precisa. Poi, come scrive il Corriere della Sera, aggiunge: “Hanno messo al gabbio mia madre, di più non potevano fare. Ora loro hanno finito e inizio io”. E ancora: “È da vigliacchi mettere in mezzo la mia famiglia. Se la prendessero con me, avessero questo coraggio. Io sto qui, non mi muovo e non ho paura”. L’ex premier poi fa una considerazione sul suo ruolo: “Se non avessi fatto politica, oggi i miei genitori non subirebbero questo. Se loro sono in questa situazione umiliante è colpa del mio impegno politico di questi anni”.

Anm: inammissibile parlare di giustizia a orologeria

Intanto dal Pd arriva solidarietà unanime a Renzi. Anche ex alleati come Dario Franceschini l’hanno chiamano per esprimere "vicinanza umana". Ma tra i renziani si parla di "giustizia a orologeria": un'ora sola è trascorsa dalla notizia dell'arresto dei genitori alla fine del sondaggio M5S su Salvini, si fa notare. "Rigetto assolutamente che ci sia un sistema giudiziario che si muove ad orologeria - commenta il Guardasigilli, senza entrare nel caso specifico -. Dire una cosa del genere è irresponsabile". Dello stesso avviso anche la Giunta dell'Anm (Associazione nazionale magistrati) che bolla come "inammissibile" l'ipotesi di 'giustizia ad orologeria'. E precisa: "L'azione della magistratura non si arresta mai e non è mai rivolta a una contingenza politica o a favorire o danneggiare una parte politica".