Caso Diciotti, Nugnes (M5S): "Il voto potrebbe costarci caro"

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Malessere nel Movimento dopo che il voto degli iscritti alla piattaforma Rousseau che hanno detto NO alla richiesta di autorizzazione a procedere per il ministro Salvini

“Questo voto potrebbe costarci caro”. Parola della senatrice M5S Paola Nugnes che esprime i suoi dubbi dopo che gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno detto deciso che il ministro Salvini non venga processato sul caso Diciotti.

“Voto inopportuno”

“Con questo voto il M5S ha perso una parte della sua natura. Nella mia bolla di percezione il dissenso è ampissimo, come lo  scontento di attivisti e anche di tanti portavoce a tutti livelli", afferma a Radio Capital la senatrice, voce sempre più spesso critica dentro il Movimento. “E’ stato un voto inopportuno” dice. E lo aveva già detto nei giorni scorsi sostenendo che i quesiti includessero già una risposta.

Secondo la Nugnes si è trattato di una forzatura nata dall'esigenza di salvare il governo. "Per me bisogna cercare un altro mezzo per trovare le convergenze e non cedere passo passo a ricatti. Condivido l'idea di voler andare avanti per portare avanti il programma, ma questo cedere  può essere deleterio per il M5S e per il Paese. Si sta disegnando  un'idea di società respingente, che fa leva sui più deboli. Siamo in  recessione etica e morale, si sta dando adito a una visione di  chiusura e di respingimento che non appartiene al vero Movimento".

La piattaforma Rousseau, che in genere consegna risultati plebiscitari, questa volta ha visto i 52.417 votanti schierarsi per il 59,05% a favore del no al processo, il 40,95% per il sì.

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