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Scontro tra Italia e Francia, Conte frena: “Il rapporto è saldo nonostante discussioni”

Politica
(Ansa)

Il premier: "Legittimo interrogarsi sull’efficacia delle politiche globali senza mettere in discussione la storica amicizia”. Moavero: "Dialettica accesa in vista delle elezioni europee". Di Maio: "Non è campagna elettorale". Salvini: "Macron restituisca i terroristi"

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Il rapporto tra l’Italia e la Francia rimane “forte e saldo a dispetto di qualsiasi discussione politica”. Usa toni concilianti quelli il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in merito alle polemiche sul tema migranti sollevatesi tra i due Paesi (TUTTI GLI SCONTRI TRA ITALIA E FRANCIA).  Stempera il clima anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero che parla di "dialettica accesa" in vista delle elezioni europee. Ma in serata il vicepremier Luigi Di Maio, su Facebook, torna all'attacco: "Qualcuno vorrebbe derubricare a campagna elettorale le nostre dichiarazioni sul Franco delle colonie (COS'E' IL FRANCO CFA). Non è campagna elettorale. È una battaglia di civiltà contro l'ipocrisia di Macron e a sostegno delle ragioni del popolo africano e francese. Giuseppe Conte e il ministro Moavero hanno chiarito che è legittimo portare avanti queste argomentazioni. Bene! Ora passiamo ai fatti. Ci aspettiamo dalla Ue una decisione chiara e netta su un piano per iniziare a liberare l'economia africana". Eppure in giornata, Di Maio aveva cercato di stemperare, sottolineando che “il popolo francese è nostro amico”, mentre Matteo Salvini ha continuato sulla linea dura (“Nessuna lezione di umanità da Macron” e “Macron restituisca i nostri terroristi”).

Amicizia storica

Per il premier Conte “è legittimo interrogarsi sull'efficacia delle politiche globali che stiamo perseguendo sia a livello di Unione Europea sia a livello di Stati singoli. Questo non vuol dire mettere in discussione la nostra storica amicizia con la Francia, né tantomeno con il popolo francese”. Il presidente del Consiglio ha aggiunto: "Continueremo a lavorare con le istituzioni di governo francesi - oltreché che europee e di altri Paesi - fianco a fianco per trovare soluzioni condivise".

Conte: “Investire di più nel Trust Fund per l’Africa”

Secondo Conte, l’Europa “deve battere un colpo e intervenire coralmente per sostenere più adeguatamente lo sviluppo economico e sociale dei Paesi africani”. In una nota, Conte ha evidenziato come “tra gli strumenti utili a perseguire questo obiettivo vi è il Trust Fund per l'Africa, il cui finanziamento risulta del tutto inadeguato. Occorre impiegare maggiori risorse e dedicare maggiori energie a un continente che deve essere messo in condizione di esprimere appieno le sue enormi potenzialità". 

Moavero: "Dialettica più vivace in vista delle elezioni europee"

Sulla stessa linea di Conte, il ministro degli Esteri Moavero, che sulle polemiche tra Italia e Francia afferma: "Penso che facciano parte di questo nuovo quadro politico che ci accompagna verso le elezioni europee, che vede la dialettica essere più accesa, più vivace, ma che tutto sommato contribuisce a creare quello spazio pubblico europeo, magari in maniera un po' più brusca di quello che ci aspettavamo". 

Il Pd: "Moavero informi su relazioni Italia-Francia"

Parole quelle di Moavero che non convincono però il Pd che attraverso un intervento alla Camera di Lia Quartapelle, capogruppo dem in commissione Esteri, chiede "un'informativa urgente del ministro degli Esteri sullo stato delle relazioni tra Italia e Francia". "Il ministro Moavero - ha detto Quartapelle - ci informa in una dichiarazione quantomeno tardiva e sorprendente, che quello a cui stiamo assistendo è solo un episodio della campagna elettorale a cui dobbiamo abituarci. Vorremmo capire se ieri la nostra ambasciatrice è andata a spiegare che la campagna elettorale in Italia si fa così, insultando i Paesi che fanno parte della Comunità europea, e soprattutto cosa abbiano risposto le autorità francesi".

Lo scontro sul “colonialismo francese”

Lo scontro tra Italia e Francia si è acceso quando il vicepremier Luigi Di Maio ha attaccato Parigi per le sue politiche “colonialiste” nei confronti dell’Africa, responsabili, secondo lui, dell’ondata migratoria. In particolare, Di Maio ha sollevato il tema del franco Cfa, la moneta “erede” di quella delle colonie francesi e tuttora in vigore in 14 stati africani. Parole che alcuni diplomatici d’Oltralpe hanno definito “ostili e senza motivo”, convocando poi l’ambasciatrice italiana a Parigi per un confronto. A dare man forte all’alleato di governo ci ha poi pensato Matteo Salvini che, in un’intervista, ha sottolineato come "il problema dei migranti ha tante cause, c'è chi in Africa sottrae ricchezza a quei popoli e a quel continente e la Francia è tra questi". Dall’Ue invece è arrivato il sostegno per la Francia di Macron: "Nessun Paese europeo fa politiche coloniali".

Salvini "Macron ci restituisca i terroristi"

Altro tema sollevato nuovamente da Salvini, dopo la cattura di Cesare Battisti, è relativo ai latitanti cui la Francia ha offerto asilo. "Chiederò al presidente francese di fare quello che ha fatto Bolsonaro. Mi piacerebbe che (Macron) avesse questa apertura, dimostrasse questo buon senso anche per rispetto di quei milioni di francesi con cui vogliamo vivere fraternamente: restituiscici i nostri terroristi", ha detto Salvini in una diretta Facebook. In passato, Battisti grazie alla "dottrina Mitterand" aveva chiesto e ottenuto asilo alla Francia durante la sua lunga latitanza.