Dopo la lunga pausa natalizia, il Parlamento riprende i lavori. In agenda una serie di provvedimenti cari ai due alleati di Governo, non sempre in sintonia tra di loro
Finite le feste, il Parlamento riapre i battenti. Dopo l’Epifania - come da tradizione - con le Aule di Camera e Senato convocate mercoledì 9. Il governo gialloverde, alle prese con un contratto da rispettare, frutto di compromessi spesso difficili, ha davanti a sé un’agenda impegnativa, importante banco di prova per la tenuta della maggioranza.
Referendum propositivo, in Aula il 16 gennaio
I 5 stelle puntano sulle riforme costituzionali e sono determinati ad incassare, entro gennaio, i primi via libera di Camera e Senato all’introduzione del referendum propositivo. Il ddl di riforma costituzionale, che introduce il referendum propositivo, arriverà all’esame dell’Assemblea il 16 gennaio. Sembrano risolti i dissapori con gli alleati leghisti, che in Commissione affari costituzionali non hanno presentato emendamenti al testo per introdurre il quorum.
Stipendi parlamentari, una priorità per i 5 stelle
La battaglia sui costi della politica è una delle priorità del M5S. L’obiettivo è una proposta di legge di iniziativa parlamentare da mandare al più presto all'esame delle Camere. Ancora non esiste un testo, ma i 5 stelle non sono disposti a rinunciare ad una delle storiche battaglie del movimento.
Legittima difesa, la battaglia della Lega
Provvedimento bandiera della Lega. Approvata ad ottobre in Senato, il 9 gennaio arriverà in Commissione Giustizia alla Camera. La Capigruppo dovrebbe fissare l’approdo in Aula entro fine gennaio. Dopo un iter complicato in Senato, anche a Montecitorio la legittima difesa troverà deputati 5 stelle - tra i più vicini al Presidente Fico - pronti a dare battaglia per modificare il testo. Matteo Salvini avverte: “Mi aspetto di non avere scherzi in Parlamento”.
La spinta autonomista della Lega
Dopo il Consiglio dei ministri pre-natalizio, il governo dovrebbe presentare- entro il 15 febbraio- il ddl sull’Autonomia differenziata per dare maggiore competenze alle regioni, che vede in prima fila Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Provvedimento caldeggiato dalla Lega, tiepidi gli alleati a 5 stelle.
La grana degli NCC
La norma che regolava il servizio con conducente era stata stralciata dal maxiemendamento in fase di approvazione della manovra, diventando un decreto, assegnato alla Commissione trasporti della Camera. Il decreto, che dovrà essere convertito in legge, scade il 1 marzo e le associazioni di categoria sono già pronte alla lotta.
Prossimi appuntamenti elettorali
Fuori dalle aule parlamentari, 2 importanti appuntamenti elettorali nelle prossime settimane. Il 10 febbraio si voterà in Abruzzo per scegliere il Governatore della Regione, il 24 febbraio toccherà alla Sardegna.