Referendum propositivo, Salvini: “Serve quorum” . Fraccaro: "Va cancellato"

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Il ministro dell’Interno sulla proposta di legge costituzionale, all'esame della commissione Affari costituzionali di Montecitorio: “Fondamentale coinvolgere cittadini”. Fraccaro: "Decidono Camere". E aggiunge: "Contratto governo prevede di cancellare quorum"

La proposta di legge costituzionale sul referendum propositivo, avanzata dal Movimento 5 stelle e dalla Lega e considerata un provvedimento-bandiera del ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, fa discutere il governo gialloverde. A tenere banco è la questione del quorum. "Coinvolgere i cittadini è fondamentale, la Svizzera è un modello però un minimo di quorum bisogna metterlo. Altrimenti qui si alzano in dieci la mattina e decidono cosa fare”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini. Poco dopo ha risposto Fraccaro. "Sulle riforme costituzionali la centralità spetta al Parlamento e non al governo. Saranno le Camere, non il ministro Salvini né il ministro Fraccaro, a deliberare in merito al quorum, con la consapevolezza che le riforme richiedono quanto meno il tentativo di costruire il maggior consenso possibile e di ascoltare tutti, soprattutto le opposizioni", ha detto. E ancora: "Condivido con Salvini l'idea che la Svizzera sia un modello e che i cittadini vadano coinvolti sempre di più nei processi decisionali. A tal propositivo va ricordato che in Svizzera c'è il quorum zero e che anche il contratto di governo prevede espressamente di cancellare il quorum, proprio per incentivare la partecipazione attiva". La proposta di legge costituzionale sul referendum propositivo sarà all'esame della commissione Affari costituzionali della Camera la prossima settimana.

La proposta annunciata a luglio

Era stato proprio Fraccaro, lo scorso luglio, ad annunciare la proposta di introdurre il referendum propositivo. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, in una conferenza stampa, aveva spiegato che "come governo l'obiettivo del cambiamento passerà attraverso la partecipazione e la democrazia diretta". All'inizio di ottobre scorso, poi, M5S e Lega avevano presentato il disegno di legge di riforma costituzionale per l'introduzione del referendum propositivo. Il ddl modificherebbe l'articolo 71 della Costituzione, che al momento prevede solo il referendum abrogativo. Nel disegno di legge si prevede la possibilità di proporre una legge di iniziativa popolare: a chiederlo devono essere 500mila elettori, il testo deve essere esaminato e approvato entro 18 mesi dal Parlamento, ma non è previsto un quorum per la validità del referendum. Se le Camere non l'approveranno nel testo proposto inizialmente, il Comitato promotore potrà decidere se chiedere un referendum (senza quorum) per lasciare scegliere ai cittadini tra il testo originario e quello varato dal Parlamento.

Pd chiede quorum e limiti sui temi

La proposta di legge costituzionale sul referendum propositivo sarà all'esame della commissione Affari costituzionali della Camera da mercoledì e poi, probabilmente, in Aula la settimana successiva. Domani scade il termine per la presentazione degli emendamenti. Quelli del Pd dovrebbero essere 67 e riguardano soprattutto la richiesta di un quorum (assente nel testo originario) e i limiti specifici ai temi su cui proporre un referendum. Nella relazione di minoranza del deputato Stefano Ceccanti, i dem ricordano: "La logica della democrazia è e deve restare primariamente rappresentativa, anche se può e deve avere correttivi aggiornati di democrazia diretta". Imprescindibile per i Democratici è la necessità del quorum, perché "non si può eliminare del tutto l'esigenza affidandosi al solo voto dei partecipanti, lasciando la strada aperta a possibili dittature di minoranze". Il Pd chiede limiti espressamente indicati sugli argomenti: quindi no a richieste di referendum sulle leggi di spesa né in materia fiscale o su temi che possano incidere sui principali articoli costituzionali sulle libertà fondamentali.

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