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Manovra, Salvini: “Spero sia l’ultima con il potere di veto dell’Ue”

Politica

Dopo l’approvazione della legge di Bilancio, il vicepremier al Corriere della Sera si dice “felice perché ci sono 20 miliardi per il superamento della Fornero”. Bonafede sulle proteste delle opposizioni: abbiamo dovuto usare la fiducia. Moavero: Ue era pronta a punirci

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“Io sono felice perché nei tre anni 2019-2021 ci sono 20 miliardi per il superamento della Fornero”. Risponde così il vicepremier Matteo Salvini a chi gli chiede se sia soddisfatto della manovra (COSA CAMBIA), approvata definitivamente ieri alla Camera e diventata legge dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’Interno è sicuro: “Non vedo pericoli per il governo nei prossimi mesi”, e annuncia che il primo dossier sul tavolo nell’anno nuovo sarà quello sulla legittima difesa.  Ma dalle opposizioni arriva, dalle pagine de La Stampa, l’attacco dell’ex premier Matteo Renzi: “Prima del previsto, nei primi mesi del 2019 e prima delle elezioni Europee, potrebbe maturare la rottura nel governo".

Salvini: la lunga trattativa con Bruxelles è servita

Salvini, parlando della manovra, ricorda la lunga e sofferta trattativa con Bruxelles, che ha permesso però, osserva, di “raddoppiare il taglio dell’Imu sui capannoni, i 40mila corsi per gli insegnanti di sostegno e la pace fiscale”. “Io spero che questa sia l’ultima manovra con una lunga e complicata trattativa con Bruxelles - spiega - spero che quel potere di veto sia superato”. E sulla vicenda del post comparso ieri sul blog delle Stelle, poi cancellato, in cui si parlava di “vero e proprio terrorismo mediatico e psicologico” sulla legge di Bilancio, aggiunge: “La parola terrorismo non va usata, evoca i morti e non va bene. Detto questo è oggettivo che dal primo giugno, non eravamo ancora entrati in ufficio, che per gran parte dell’informazione c’era un governo di incapaci litigiosi”.

Bonafede: abbiamo dovuto utilizzare la fiducia

Il percorso della manovra approvata ieri è stato segnato dalle proteste delle opposizioni, sia alla Camera che al Senato, che hanno denunciato la mancata discussione e votazione degli emendamenti. A tornare sulla questione, in un’intervista a La Stampa, è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che come Salvini ricorda la lunga trattativa con Bruxelles: “Siamo arrivati con tempi strettissimi per l’approvazione e nessuno, neanche le opposizioni immagino, avrebbero voluto che l’Italia andasse in esercizio provvisorio”. E aggiunge: “Continuiamo a considerare centrale il ruolo del Parlamento. Ci siamo trovati in una situazione di ingorgo per cui abbiamo dovuto utilizzare la fiducia per approvare alcuni provvedimenti in scadenza”.

Moavero Milanesi: l’Ue era pronta a punirci

Anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha commentato l’approvazione della manovra: "La Ue era pronta a punirci. Questo accordo eviterà l'instabilità", ha detto in un'intervista al Messaggero. "Aver trovato un accordo con la Commissione - spiega - ha permesso a noi tutti di non esporci a un'instabilità finanziaria, sempre imprevedibile. La Commissione aveva già annunciato una procedura per l'eccessivo ammontare totale del nostro debito pubblico. Una volta avviata la procedura, per fare un solo esempio di conseguenze negative, la Commissione avrebbe verosimilmente chiesto al nostro Paese la riduzione del debito in tempi rapidi".

Renzi: sono capaci di votare di tutto pur di non andare ad elezioni

Intanto dall’opposizione arrivano le parole di Renzi su una possibile crisi di governo: "Siamo alla crisi, non del settimo anno ma del settimo mese. L'eventuale dopo Conte? Tutto è possibile: dal governo tecnico ai ribaltoni. Sono capaci di votare di tutto pur di non andare ad elezioni". L’ex segretario del Pd attacca su Tav, reddito di cittadinanza e pensioni: “Il mio timore - conclude - è che stiamo andando incontro al temporale, ad un peggioramento dell'economia, senza ombrello. Naturalmente spero di sbagliarmi".

La manovra è legge

Il via libera definitivo alla manovra è arrivato ieri alla Camera, scongiurando così l’esercizio provvisorio di bilancio, dopo un iter tortuoso e le proteste delle opposizioni: 313 i voti a favore di M5s e Lega, 70 i no di FI e FdI, mentre Pd e Leu non hanno partecipato al voto. Poche ore dopo, Mattarella ha firmato la legge. Secondo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, gli italiani si accorgeranno "presto" degli effetti positivi della manovra, mentre il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha commentato: "Guardiamo al futuro con ritrovata fiducia". Dall’Europa è arrivato invece il commento del commissario agli Affari economici Pierre Moscovici: "L'Italia ha adottato la legge di bilancio, dopo lunghe discussioni e momenti difficili. Ne seguiremo attentamente l'esecuzione".