Manovra, corsa contro il tempo per evitare i supplementari

Politica

Andrea Maggiore

La legge di bilancio deve essere approvata prima del 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio

Per la manovra ritoccata dal vertice notturno di Palazzo Chigi è una corsa contro il tempo. I capigruppo della commissione Bilancio del Senato hanno deciso di non riunirsi oggi ma di riprendere l'esame degli emendamenti dal mattino di martedì. I commissari chiederanno anche lo slittamento dell'aula, che potrebbe quindi riunirsi giovedì o venerdì. Giorni in cui è atteso il maxiemendamento del governo che dovrà scrivere i saldi definitivi della legge di bilancio approvata in prima lettura da Montecitorio.

La richiesta della Commissione

Nel frattempo la palla è tornata nella metà campo dell'Unione Europea che, dopo la riunione di governo che ha ribadito il 2,04 per cento nel rapporto tra deficit e Pil, ha fatto sapere che vuole esaminare il pacchetto delle misure annunciate prima di dare il suo lasciapassare. Aldilà della decisione di riportare il deficit dal 2,4% al 2%, la scorsa settimana la Commissione aveva chiesto all'Italia un miglioramento del deficit strutturale dello 0,1% di Pil. Richiesta non scontata visto che la sabbia dell'euroclessidra dovrebbe smettere di scendere il 19 dicembre quando Bruxelles deciderà se avviare la procedura d'infrazione contro il nostro Paese. In caso di cartellino rosso a gennaio saranno l'Eurogruppo e l'Ecofin, i ministri dell'economia dei partner europei, a discutere del procedimento.

Corsa contro il tempo

Quel che è certo è che il tempo per il governo stringe: entro venerdì probabilmente con il voto di fiducia la manovra rivista e corretta dovrà essere vidimata da Palazzo Madama per poi tornare alla Camera per l'approvazione definitiva. Passaggio obbligato che potrebbe avvenire tra Natale e Capodanno, periodo che anche altri governi hanno utilizzato per licenziare la finanziaria ma con il rischio di veder entrare in azione la ghigliottina del 31 dicembre. Oltre quella data scatterebbe infatti l'esercizio provvisorio di bilancio: si tratta di un provvedimento che vincola il governo per un massimo di quattro mesi a gestire mese per mese l'ordinaria amministrazione (riscuotere le entrate e pagare stipendi, pensioni e debiti), con margini di spesa estremamente ridotti. Un cappio che la maggioranza gialloverde vuole evitare approvando la manovra a tappe forzate per scongiurare i tempi supplementari.

 

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