In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Manovra, Salvini apre sul deficit: "2,2% o 2,6% nessuno si attacca ai decimali"

Politica
Il vicepremier Matteo Salvini (archivio Ansa)

Il vicepremier apre uno spiraglio sul rapporto debito/Pil dopo la bocciatura da parte dell’Ue. “L’importante è far crescere il Paese”. E aggiunge: “Quota 100 da febbraio e diverse opzioni allo studio su reddito di cittadinanza”

Condividi:

Il 2,4% del rapporto deficit/Pil scritto in manovra potrebbe non essere più intoccabile. E il governo dopo la bocciatura dell’Unione europea sarebbe disposto a ritoccare la percentuale, anche se di poco. Almeno questo è ciò che sostiene il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. "Penso nessuno sia attaccato a quello, se c'è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2, il 2.6...  non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza”, ha spiegato Salvini in un'intervista all'Adnkronos all'indomani della cena tra il premier Giuseppe Conte, il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici e il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis.

“Quota 100 da febbraio”

Dalle parole di Salvini emerge che il governo, in generale, non vuole comunque cambiare i fondamenti della manovra. Ok a qualche decimale sul rapporto debito/Pil ma l'importante è confermare le riforme su pensione, lavoro e aiuti alle imprese. Su tutte la riforma della legge Fornero, la cosiddetta “quota 100” (COSA E') che, assicura Salvini, non slitterà. "Io credo che già da febbraio i primi italiani possano usufruirne. E dico febbraio perché se la  manovra l'approvi entro fine dicembre ci vuole il tempo tecnico di far partire la macchina”.

“Reddito di cittadinanza, diverse opzioni allo studio”

Qualche dubbio in più, invece, sul reddito di cittadinanza. Sul tema infatti Lega e M5s non convergono del tutto. “L'importante - ha detto Salvini - è legare la misura al mondo del lavoro, assolutamente al reingresso nel mondo del lavoro. Il reddito di cittadinanza si potrebbe anche legare direttamente alle imprese: ci sono allo studio diverse opzioni" (COSA E' IL REDDITO DI CITTADINANZA).