Raggi assolta: "Avanti a testa alta, spazzati via due anni di fango"

Politica
L'immagine che Virginia Raggi ha postato su Twitter e Facebook

La sindaca sui social: "Colpita con violenza inaudita, umanamente prova durissima ma non ho mai mollato". Dopo la sentenza ha stretto la mano a giudice e pm. Su Twitter nega di aver pianto: "Ad un uomo non lo avrebbero mai detto"

“Avanti a testa alta”, scrive su Twitter e su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi, dopo l’assoluzione nel processo sulla nomina di Marra. I pm avevano chiesto una condanna a 10 mesi per falso. La prima cittadina è stata abbracciata dei suoi avvocati e poco dopo ha stretto la mano al pm Francesco Dall'Olio e al giudice Roberto Ranazzi. "Questa sentenza - si legge nel tweet - spazza via due anni di fango. Andiamo avanti a testa alta per Roma, la mia amata città, e per tutti i cittadini". Più tardi su Twitter ha negato di aver pianto in Aula dopo l'assoluzione: "Dicono che in tribunale sarei 'scoppiata in un pianto liberatorio'. Non è vero. Ad un sindaco uomo non lo avrebbero mai detto.".

"Colpita con violenza inaudita"

Raggi ha anche pubblicato un video e lungo post su Facebook: "Assolta. Con questa parola il Tribunale di Roma che ringrazio e rispetto per il lavoro svolto, ha messo fine a due anni in cui sono stata mediaticamente e politicamente colpita con una violenza inaudita e con una ferocia ingiustificata. Due anni durante i quali, però, non ho mai smesso di lavorare a testa alta per i miei cittadini. Li ringrazio per il sostegno e l’affetto che mi hanno dimostrato", scrive la sindaca.

"Avanti per i miei cittadini"

"Per i miei cittadini - si legge ancora nel post - in questi due anni sono andata avanti. A testa alta. Ho fatto tutto con correttezza e trasparenza nell’interesse di Roma, perseguendo gli ideali di giustizia nei quali credo fermamente. In questo momento ho mille pensieri ed idee che vorrei condividere. Umanamente è stata una prova durissima ma non ho mai mollato. Credo in quel che faccio; credo nel lavoro, nell’impegno costante, nel progetto che nel 2016 mi ha portato alla guida della città che amo follemente. Un progetto che finalmente può andare avanti con maggiore determinazione".

"Fango prodotto per screditarmi"

Raggi continua: "Vorrei liberarmi in un solo momento del fango che hanno prodotto per screditarmi, delle accuse ingiuriose, dei sorrisetti falsi che mi hanno rivolto, delle allusioni, delle volgarità, degli attacchi personali che hanno colpito anche la mia famiglia. Vorrei, soprattutto, che questo fosse un riscatto per tutti i romani, di qualsiasi appartenenza politica, perché il loro sindaco ce la sta mettendo tutta per far risorgere la nostra città. Non provo rancore nei confronti di nessuno. Mi auguro che quanto accaduto a me possa divenire una occasione per riflettere: il dibattito politico non deve trasformarsi in odio. Adesso vorrei che i cittadini, tutti, collaborassero alla rinascita di Roma. Rimbocchiamoci le maniche: da domani si torna al lavoro. Ancora più forti". Alla fine del post la sindaca ringrazia i suoi avvocati, i giudici e la procura per il lavoro svolto.

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