Alta tensione sui mercati, con lo spread che ha raggiunto 340, i massimi dal 2013, prima di chiudere a 301. Pesano il braccio di ferro tra Italia e Ue e le liti nella maggioranza sul dl fiscale. Palazzo Chigi ribatte al leghista: articolo non verbalizzato. Sabato il Cdm
Si riaccende lo scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle sulla manovra e le tensioni tra i leader dei due partiti di governo agitano i mercati. È stata una giornata al cardiopalmo per lo spread, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi ha sfondato quota 340 punti, per la prima volta dall'aprile 2013, prima di invertire la rotta e chiudere in netto calo sotto i 310 punti base. Effetto soprattutto delle dichiarazioni del commissario Ue, Pierre Moscovici che ha escluso contagi nell'Eurozona da parte dell'Italia e ha sottolineato che la presenza dell'Italia nell'Euro è nell'interesse di tutti.
Salvini: "Non passo per scemo"
Il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles però continua così come i botta e risposta nella maggioranza in vista del Cdm di domani alle 13. Protagonisti, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, via dichiarazioni e dirette video sui social — in cui uno dice di non voler passare “per scemo” e l'altro di non voler passare per bugiardo sul condono contenuto nel dl fiscale. Il vicepremier leghista chiarisce che (VIDEO) durante il Cdm del 15 ottobre: "Conte leggeva articolo per articolo e Di Maio verbalizzava". E aggiunge: "Il governo non salterà, non faccio un regalo al Pd", ma se cambiamo la pace fiscale si crea un precedente pericoloso. "Basta litigi -aggiunge - risolviamo le cose in famiglia".
Di Maio: "Non passo per bugiardo"
Di Maio smentisce poi la ricostruzione del suo alleato Salvini. "Quando si dice che Conte leggeva e Di Maio scriveva - spiega il leader politico 5S - si dice una cosa che non è vera. Nel Cdm, come è sempre stato, non si legge un provvedimento norma per norma ma si enunciano i principi generali. Conte ha enunciato i principi generali dell'accordo sulla pace fiscale".
La nota di Palazzo Chigi
Dopo lo scontro fra i due vicepremier, arriva anche una nota del premier. "La bozza del decreto fiscale che gli uffici hanno fatto trovare durante il Cdm - si legge in una nota di Palazzo Chigi - non conteneva la dichiarazione integrativa di cui all'art. 9: questa norma risultava in bianco"
Conte: "Problema tecnico, non politico"
Il Giuseppe Conte, ancora impegnato a Bruxelles, ha cercato di sgonfiare le polemiche: "E' sorto un dubbio sulla traduzione tecnica dell'accordo politico. Se ci fosse qualche incongruenza si può sempre intervenire nel Cdm domani". Poi ha aggiunto: "La maggioranza è compatta".
Bruxelles e la manovra
Intanto, mentre Bruxelles ci consegna una lettera che, pur non essendo né un diktat né una bocciatura, contiene moniti pesanti nei confronti dell'Italia. Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici assicura che non vede un rischio contagio per la zona euro dal rialzo dello spread dei titoli di Stato italiani. “Dialogare è fondamentale, non abbiamo interesse a ulteriori tensioni, la palla è nel campo dell'Italia che ci risponderà entro lunedì” ha aggiunto poi.
Di Maio lascia palazzo Chigi,domani vertice politico
Il vicepremier e ministro Luigi Di Maio ha lasciato da poco palazzo Chigi dove ha lavorato nel suo ufficio. Il capo politico del M5s non ha incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che non ha ancora fatto rientro nella sede del governo. Secondo fonti del governo una riunione politica e di chiarimento tra i due vicepremier e il Presidente del Consiglio dovrebbe esserci "presumibilmente" domani mattina, prima dell'inizio del Cdm.
Dl sicurezza, Fraccaro: "Ok solo a emendamenti condivisi"
"Le proposte emendative presentate al decreto sicurezza hanno lo scopo di migliorare il testo, su questo c'è piena armonia con la Lega. Stiamo lavorando in sintonia e saranno approvate solo le proposte condivise". Lo dichiara Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta.
Moscovici: "Impensabile un'Europa senza Italia"
Moscovici a Sky tg24: "Lo spread non è colpa della Commissione Ue"
Padoan: 2,1% deficit/Pil per riportare fiducia mercati
"Il 2,1 di deficit in luogo del 2,4%. Nel documento del governo si rinvia forse al 2022 ogni discesa del saldo strutturale, noi lo facciamo scendere subito. Quello che si è perso in questi giorni di panico da parte del Governo è un patrimonio enorme che il governo precedente aveva guadagnato, la fiducia dei mercati". Lo ha detto Pier Carlo Padoan in conferenza stampa alla Leopolda. "Ci sono, nella proposta presentata alla Leopolda "misure che con un po' più di competenza, decisione, coraggio ed utilizzo della esperienza passata si possa fare un po' meglio per questo Paese", ha aggiunto.
Scontro sul decreto fiscale, gli aggiornamenti
Dl fisco: Di Maio: "Non è vero che Conte leggeva e io scrivevo"
Al Cdm di lunedì scorso "Conte ha enunciato i principi generali dell'accordo sulla pace fiscale" ma "non si è mai parlato di condono penale e di fondi esteri". Lo precisa il vicepremier Luigi Di Maio su Fb, sottolineando che "quando si dice che 'Conte leggeva e Di Maio scriveva' si dice una cosa non vera". "Quello che noi abbiamo memorizzato - aggiunge - sono i principi generali dell'accordo sulla pace fiscale, significa che si rivolgeva alle cartelle Equitalia, ai contenziosi in primo e secondo grado, significa, se vogliamo parlare dell'articolo 9, il 30% massimo in più per la dichiarazione integrativa, il tetto di 100mila euro all'anno e che riguardava una integrazione su cui pagavi il 20%. Ma non si e' mai parlato di condono penale e di fondi esteri". Quindi "due sono le cose, o anche Salvini era d'accordo col condono penale per i grandi evasori, l'ha sentito e non ha detto niente, e questo non e' vero, oppure e' come dico io e quindi si sono detti i termini generali".
Spread chiude in netto calo a 301,6 punti base
Lo spread fra Btp e Bund chiude in netto calo a 301,6 punti base contro i 327 della chiusura di ieri e dopo la fiammata di questa mattina fino a quota 340, un livello che non si vedeva da marzo 2013. Il rendimento del titolo a 10 anni del Tesoro ripiega fin sotto la soglia del 3,5% al 3,47%.
Dl sicurezza: Di Maio: "Salvini è via, non si lamenti"
"Diciamoci anche un'altra cosa: se c'è un dl sicurezza va difeso da tutto il governo ma se i miei parlamentari hanno presentato emendamenti e ancora non abbiamo trovato un accordo non è colpa del M5S. Non è colpa mia se io e Salvini non ci siamo ancora potuti confrontare sui nodi da sciogliere è legittimo stare in campagna elettorale in Trentino ma poi non ci si può lamentare". Lo dice Luigi Di Maio su Fb.
Di Maio: "Quando si dice 'Conte leggeva e Di Maio scriveva', si dice una falsità"
Di Maio: "Non voglio passare da bugiardo o distratto"
"Nel testo del decreto letto lunedì sera c'era la dichiarazione integrativa con dentro il condono penale, dentro i capitali dall'estero? No, perchè quello è stato oggetto di una riunione politica e Conte ha letto i termini generali dell'accordo in Cdm". Lo dice Luigi Di Maio in una diretta Facebook. "Da bugiardo non voglio passare e anche per questo quando mi si dice che ero distratto io non ci sto", aggiunge, replicando a quanto affermato in una precedente diretta Facebook da Matteo Salvini.
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Palazzo Chigi: norma su condono non verbalizzata in Cdm
"Non c'è stata quindi la verbalizzazione specifica del contenuto dell'art. 9, il cui testo, appena arrivato, andava comunque verificato successivamente nella sua formulazione corretta dagli Uffici della Presidenza". Cosi' una nota di Palazzo Chigi a proposito della misura sul condono contenuto nel dl fiscale
Palazzo Chigi: in Cdm intesa politica,norma in bianco
"La c.d. dichiarazione integrativa (condono: art.9) è stata oggetto di una discussione politica che si è protratta a lungo sino all'inizio dei lavori del Cdm. Su di essa si è formato un accordo politico e sulla base di esso, riassunto dal presidente Conte ai presenti, si è entrati in consiglio dei ministri". Lo precisa Palazzo Chigi. "La bozza del decreto fiscale che gli uffici hanno fatto trovare durante il Cdm non conteneva la dichiarazione integrativa di cui all'art. 9: questa norma risultava in bianco".
Spread Btp-Bund scivola a 310 punti base
Lo spread tra Btp e Bund si riduce ancora e scivola a 310 punti base, sui grafici Bloomberg, con il rendimento del titolo decennale del Tesoro in calo al 3,53%.
Dl fisco: Miceli (Pd) presenta denuncia a Procura
"Accertare l'effettiva sussistenza di operazioni di falsificazione del testo del D.L. fiscale esitato nella seduta del Consiglio dei Ministri n. 23 del 15 u.s. nonché procedere all'identificazione dei relativi autori". E' una delle richieste contenute nell'atto di denuncia presentato questa mattina da Carmelo Miceli (Pd), alla Procura di Roma in merito a quanto accaduto con il dl fisco. Miceli motiva la sua iniziativa perché "in ballo c'è la credibilità delle Istituzioni" oltre al fatto che, "ad oggi, non risulta che Di Maio sia andato in Procura a denunciare".
Giornata a cardiopalma per lo spread, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi ha sfondato quota 340 punti, per la prima volta dall'aprile 2013, prima di invertire la rotta e chiudere retrocedendo a 301,6 punti base. Effetto soprattutto delle dichiarazioni del commissario Ue, Pierre Moscovici che ha escluso contagi nell' Eurozona da parte dell'Italia e ha sottolineato che la presenza dell'Italia nell'Euro è nell'interesse di tutti.
Il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles però continua così come le liti nella maggioranza di governo sulla manovra. Così la giornata inevitabilmente si fa incandescente per le piazze azionarie europee, che viaggiano in rosso, anche per colpa di Wall Street, che ieri ha chiuso di nuovo in calo.
Salvini: "Non passo per scemo"
D'altra parte il clima dentro la maggioranza M5s-Lega in vista del Cdm di domani alle 13, a cui Matteo Salvini sembra ora deciso a partecipare, alterna toni duri e dichiarazioni più distensive: è un tira e molla, che si riflette sull'andamento del mercato. Il vicepremier leghista chiarisce di non voler “passare per scemo” (VIDEO) perché durante il Cdm del 15 ottobre sul decreto fiscale: " Conte leggeva articolo per articolo e Di Maio verbalizzava". E aggiunge: "Il governo non salterà, non faccio un regalo al Pd", ma se cambiamo la pace fiscale si crea un precedente pericoloso. "Basta litigi -aggiunge - risolviamo le cose in famiglia".
Di Maio: "Troveremo soluzione"
Ma sul fronte del M5s, Fico attacca: "Se rimane il condono c'è un problema. Noi non siamo uguali alla Lega". Replica a stretto giro il ministro Bonafede: "Nel decreto non ci sono condoni, non indietreggiamo dai nostri valori. Domani il Cdm-bis per cambiare il testo". Interviene anche Di Maio, che rassicura: "Io sono tranquillissimo, si lavora come sempre ma noi abbiamo il dovere di dire ai cittadini la verità. Questa è la funzione di un ministro della Repubblica. Sono sicuro che una soluzione la troveremo: mica si vuole far cadere il governo sul condono a chi fa autoricilaggio o riciclaggio di denaro?".
Conte: "Problema tecnico, non politico"
Da parte sua il premier Giuseppe Conte, ancora impegnato a Bruxelles, ha cercato di sgonfiare le polemiche: "E' sorto un dubbio sulla traduzione tecnica dell'accordo politico. Se ci fosse qualche incongruenza si può sempre intervenire". Poi ha aggiunto: "La maggioranza è compatta".
Bruxelles e la manovra
Intanto, mentre Bruxelles ci consegna una lettera che, pur non essendo né un diktat né una bocciatura, contiene moniti pesanti nei confronti dell'Italia. Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici assicura la Commissione Ue non ha ancora deciso nulla e che comunque non vede un rischio contagio per la zona euro dal rialzo dello spread dei titoli di Stato italiani. Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, batte però i pugni sul tavolo e ci chiede di cambiare la manovra, perché, spiega, ci sono regole comuni e se l'Italia le viola mette in pericolo se stessa e gli altri. E avverte: "L'Ue non vuole prendersi questo rischio per conto dell'Italia".
Conte: "Manovra non cambia, deviazione non è grave"
Di Maio: "Il sistema è vivo e lotta contro di noi"
"Il sistema è vivo e lotta contro di noi". Lo dice il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio nel corso della registrazione di una puntata di Petrolio aggiungendo che "c'è gente nell'apparato dello Stato che se può lo sgambetto te lo fa". Questa parte, ha spiegato, "è minoritaria ma sta nei posti giusti".