Di Maio a Sky tg24: "Lo spread? Sono tranquillo. Non usciremo da euro"

Politica

Il vicepremier ospite de "L'Intervista" parla della "manovra del popolo" e assicura: "Sarà il più grande piano di investimenti della storia italiana". "Il debito? Lo ripagheremo con la crescita". E su Tria: "Deve restare al ministero dell'Economia". INTERVISTA INTEGRALE

Appena il Def (ECCO LE MISURE PREVISTE) sarà pubblicato si vedrà che "c'è il più grande piano di investimenti della storia italiana" (VIDEO). Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ospite de “L'intervista” di Maria Latella su Sky tg24 (QUI LA PUNTATA INTEGRALE) spiegando che nella "manovra del popolo" si cominciano a ricostruire diritti sociali che erano stati distrutti.

"Lo spread? Sono tranquillo"

Di Maio ha definito "sciocchezze" le affermazioni di alcuni commentatori sulla volontà del governo di uscire dall'Ue. "Sono tranquillo: ieri lo spread è salito ma poi ha cominciato scendere", ha spiegato Di Maio. L'effetto della manovra italiana sui mercati, ha aggiunto Di Maio, "è dovuto alla demonizzazione che si sta facendo di questo governo. La manovra del popolo non deve preoccupare i mercati e non credo che li preoccuperà". Le banche hanno reagito male "perché in questi mesi si era scommesso nel fatto che il governo mettesse il deficit così basso da favorire solo le banche".

"Ripagheremo il debito con la crescita"

"Quel po' di debito che facciamo in più lo ripagheremo nei prossimi anni con la crescita. Con il deficit al 2,4% non abbiamo fatto nulla di diverso dagli altri Paesi Ue", ha spiegato il ministro del Lavoro.

"Difendiamo Tria, deve restare al Ministero"

"Noi Tria lo difendiamo, deve restare al Ministero dell'Economia. Si è descritta una situazione non vera", ha detto Di Maio a proposito delle dimissioni del ministro (VIDEO). "Non so - ha anche aggiunto Di Maio - se il presidente Mattarella sia intervenuto per chiedere a Tria di rimanere. Ma anche noi lo difendiamo". Quanto ai funzionari del Mef, il vicepremier ribadisce: "Quando c'è un governo eletto dal popolo, questo dà input politici e i funzionari eseguono, ovviamente nelle regole". E sul ragioniere generale Daniele Franco, Di Maio conclude: "L'ho visto una sola volta. Non posso dire se mi fido o non mi fido. Ma al Mef ho trovato trabocchetti e insidie di chi invece di fare il proprio dovere, faceva gli interessi dei vecchi partiti".

 

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