Salvini-Orban a Milano. Leader Lega: "Vicini a svolta storica per Ue"
PoliticaIl primo ministro ungherese al vicepremier: "Non indietreggiare". Al centro del vertice di Milano la questione migranti. Presidio “Europa senza muri” in piazza san Babila: presenti anche esponenti della giunta Sala e vari politici
"Dal successo di Salvini dipende la sicurezza dell'Unione: lo invitiamo a non indietreggiare". È questo l'invito che Viktor Orban (CHI È) ha rivolto al vicepremier italiano, al termine del vertice di oggi fra i due in Prefettura, a Milano. "Per la difesa dei confini diamo tutto il nostro aiuto", ha poi aggiunto il primo ministro ungherese. "Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell'Europa: oggi comincia un percorso di incontri, ce ne saranno tanti altri", assicura Salvini. L'obiettivo: arrivare a "un'Europa diversa", che "metta al centro il diritto al lavoro, alla salute e alla sicurezza".
Orban: immigrazione può essere fermata
Al centro dell’incontro, soprattutto la questione migranti (LO SPECIALE). Tema su cui si registra il forte feeling tra il vicepremier e capo della Lega e il primo ministro ungherese, capofila dell'ala più dura in Europa. “L’Ungheria ha dimostrato che l'immigrazione può essere fermata. Dicevano che era impossibile, ma l'Ungheria ha dimostrato che è possibile sia sul piano giuridico sia su quello fisico”, insiste Orban. Poi un chiarimento sulle posizioni in Europa. Mentre Bruxelles vuole “gestire al meglio l’immigrazione”, “noi che siamo nel campo opposto diciamo invece che l’obiettivo non è questo: non è gestire al meglio l’immigrazione, ma fermarla”. "Ovviamente cambiare i trattati Ue, non solo sull'immigrazione, è impegno del governo”, ha assicurato su questo punto il ministro degli Interni italiano che chiede poi la collaborazione di Macron accusato di passare il suo tempo "a dare lezioni a governi stranieri, dia l'esempio aprendo Ventimiglia" invece. "Se lui dà il buono esempio”, ha spiegato Salvini, “poi lo possiamo chiedere anche ai paesi Visegrad".
Orban: Salvini è il mio eroe
Prima dell'incontro, riferendosi a Salvini, Orban ha definito Salvini come il suo "eroe". "È un mio compagno di destino", ha aggiunto precisando di "essere un grande estimatore" del ministro degli Interni italiano. Ma il primo ministro ungherese ha parlato anche di Silvio Berlusconi. "Gli ho chiesto il permesso di incontrare Salvini", ha raccontato: "Appoggi il fatto che io incontri Salvini?", avrebbe chiesto Orban al leader di Forza Italia, e lui avrebbe risposto: "Certo".
Salvini: sinistra non può decidere chi devo incontrare
Il meeting, però, ha suscitato polemiche. Turbato il Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi è stato impegnato a sottolineare che si tratta di un appuntamento politico e non istituzionale. Mentre la sinistra oggi è scesa in piazza, contro i populisti e a difesa dei “valori europei” (LE FOTO). Ma, su questo punto, Salvini attacca: “La sinistra non può decidere chi devo incontrare o no”.
Manifestazione in piazza san Babila
La manifestazione “Europa senza muri” è andata in scena a poche centinaia di metri dalla Prefettura, contro “un'idea d'Europa sovranista e nazionalista che non ci appartiene”. A organizzare il presidio le associazioni “Insieme senza muri” e “Sentinelli di Milano”. L'obiettivo, hanno aggiunto, è ricordare “a entrambi il valore della solidarietà e dell'accoglienza”. In piazza sono scesi anche Pd, Leu, Possibile, Radicali, +Europa, Cgil, Cnca regionale e Anpi insieme ad altre associazioni, Ong e centri sociali.
Presenti esponenti della giunta e politici
Fra i primi ad aderire l’assessore alle Politiche sociali del comune di Milano Pierfrancesco Majorino: “Ci saremo anche noi. Per contrapporre alla violenza delle loro politiche il valore dell'accoglienza e della responsabilità. L'Europa di Orban non è la nostra”. Presente anche Laura Boldrini (Leu): “Per difendere i valori democratici e il futuro delle prossime generazioni dalla minaccia populista”. Mentre il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati ha detto: “È gravissimo che il ministro Salvini incontri il primo ministro ungherese proprio a Milano, città che negli anni ha saputo coniugare sviluppo e inclusione".