Il documento, pubblicato congiuntamente dai dicasteri della Salute e dell’Istruzione, prevede – oltre all’autocertificazione di avvenuta vaccinazione – l’istituzione di una anagrafe nazionale vaccini e di un tavolo di esperti indipendenti
Continua la polemica sulla decisione della maggioranza di prorogare di un anno l’entrata in vigore dell'obbligo di presentare la documentazione comprovante l'avvenuta vaccinazione: i presidi e pediatri si sono infatti dichiarati contrati alla scelta.
I titolari dei dicasteri di Salute e Istruzione, Grillo e Bussetti, hanno pubblicato una circolare a luglio, che prevede che per l’anno scolastico 2018/19 sarà sufficiente presentare l'autocertificazione per le vaccinazioni obbligatorie, anziché l’intera documentazione rilasciata dall’Asl. Ecco cosa prevede nel dettaglio la circolare.
Cosa prevede la circolare
Per i minori da 6 a 16 anni, quando non si tratta di prima iscrizione resta valida la documentazione già presentata per l'anno scolastico 2017-18, se lo studente non deve effettuare nuove vaccinazioni o richiami. Per i minori da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (minori 6-16 anni) può essere presentata una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione anziché la documentazione rilasciata dall'Asl prevista dal decreto Lorenzin.
L’anagrafe nazionale vaccini
I ministeri prevedono inoltre l’istituzione di una Anagrafe nazionale vaccini, i cui principali obiettivi saranno l'acquisizione dei dati sulle coperture vaccinali per il monitoraggio dei programmi sul territorio e la gestione a livello centrale della comunicazione tra le regioni sulle vaccinazioni in caso di mobilità interregionale ai fini dell'aggiornamento della scheda vaccinale individuale. La circolare, inoltre, afferma che il ministero della Salute sta elaborando un programma di comunicazione sul valore dei vaccini "per essere sempre più vicino alle esigenze dei cittadini".
Un tavolo di esperti indipendenti
Il documenti, infine, prevede la realizzazione di un tavolo interministeriale di esperti indipendenti sul tema, il cui compito sarà il "sostegno alla pianificazione strategica per affrontare il fenomeno della diffidenza e del dissenso vaccinale" e "aggiornare il Piano nazionale prevenzione vaccinale".