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Tav, Toninelli contro Tajani: "La mangiatoia è finita"

Politica

Il ministro delle Infrastrutture attacca il presidente del Parlamento europeo, che ieri ha visitato il cantiere dell'opera sulla sponda francese e ha detto: “Fermare lavori è sciocchezza enorme”. Siri: "Non è che fare la grande opera significhi alimentare mangiatoia"

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È scontro a distanza tra il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Al centro della discussione, la Tav. Tema che rischia sempre più di creare tensioni anche all'interno del governo gialloverde. Ha detto la sua infatti, ribadendo una posizione del Carroccio diversa da quella del M5S, anche Armando Siri, sottosegretario leghista ai Trasporti.

Toninelli: "La mangiatoia è finita"

“Mi sporco le mani da quando sono nato. Uso con i soldi pubblici del Ministero dei trasporti la stessa attenzione che usavano i miei genitori per gestire le poche risorse familiari. Antonio Tajani e tutti gli altri che blaterano su Tav, si mettano l'anima in pace. La mangiatoia è finita!”, ha scritto su Twitter il ministro Toninelli.

Tajani: stop “scelta scellerata”

Il post di Toninelli è una risposta alle dichiarazioni di ieri di Tajani, quando il presidente del Parlamento europeo ha visitato il cantiere francese della Tav e poi quello che si sta preparando a Chiomonte. Tajani ha definito l’ipotesi di fermare i lavori dell’Alta velocità Torino Lione una scelta “scellerata”, che riporterebbe l'Italia “al tempo della pietra”, isolandola dall'Europa e condannandola a una “decrescita infelice”. Poi ha anche attaccato direttamente Toninelli: “Non può informarsi soltanto con quattro militanti No Tav. Mi auguro che ministri che non hanno visitato il cantiere e non hanno neppure cognizione del nodo infrastrutturale vengano a documentarsi”. “Mi auguro che il governo italiano cambi idea, perché fermare la Tav è una sciocchezza enorme”, ha concluso.

Siri: fare la grande opera non significa alimentare mangiatoia

Dopo il tweet di Toninelli, è intervenuto il sottosegretario leghista ai Trasporti Armando Siri: "I soldi pubblici non si devono sprecare, ma le grandi opere si possono fare e si debbono fare pretendendo che non ci siano sprechi. Non è che fare la grande opera significhi alimentare una mangiatoia", ha detto. E ha aggiunto: "Nel contratto di governo c'è scritto che avremmo ridiscusso l'opera verificando costi e benefici ed è quello che stiamo facendo. Questo non significa uno stop".

Delrio: se mangiatoie, vanno denunciate in Procura e non in un tweet

A intervenire anche l'ex ministro dei Trasporti, ora capogruppo dei deputati Pd, Graziano Delrio. "Si può essere d'accordo o meno sulla Tav ma, intanto, quelli che sono d'accordo non blaterano, espongono le proprie ragioni. Se si sceglie di non farla non ci si nasconda dietro presunte 'mangiatoie' che di certo Toninelli non ha trovato in eredità da me, e che se fossero vere vanno comunque denunciate in Procura e non in un tweet", ha dichiarato.

Il tweet del ministro Toninelli