L'affondo nella copertina del prossimo numero del settimanale cattolico: "Niente di personale o ideologico - spiega la testata - si tratta di Vangelo". Il ministro degli Interni replica: "Non penso di meritarmi tanto"
Una mano che si leva verso il volto del ministro degli Interni e vicepremier. Sotto, il titolo: "Vade retro Salvini". È la copertina del prossimo numero di Famiglia Cristiana: "Niente di personale o ideologico - spiega il settimanale sotto il titolo - si tratta di Vangelo". "Accostamento di pessimo gusto, non penso di meritarmi tanto", è la replica di Matteo Salvini.
Cei: "Non intentiamo fare nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi"
Dopo le tante tragedie di migranti (LO SPECIALE) morti in mare (le vittime, ricorda il settimanale, sono già 1.490 dal primo gennaio al 18 luglio), Famiglia Cristiana fa il punto sull'impegno della Chiesa italiana, "contro certi toni sprezzanti e non evangelici". Il giornale apre il numero con le riflessioni della presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei): "Come pastori non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto". Famiglia Cristiana - si sottolinea - ribadisce e fa sue le parole pronunciate dal cardinale Bassetti l'11 luglio nell'Abbazia di San Miniato al Monte, a Firenze: "Non è una questione ideologica o di schieramento politico, si tratta di riaffermare il pensiero della Chiesa" che "è quello della parabola del Buon samaritano. La logica del cristianesimo è quella di prendersi cura".
Salvini: "Non penso di meritare tanto"
"L'accostamento a Satana mi sembra di pessimo gusto", ha replicato Salvini. "Io non pretendo di dare lezioni a nessuno, sono l'ultimo dei buoni cristiani, ma non penso di meritare tanto". Salvini spiega di "avere quotidianamente il sostegno di tante donne ed uomini di Chiesa" e riferisce che "anche il catechismo dice che bisogna accogliere nella misura del possibile".