Migranti, Di Maio: cambiare le regole di ingaggio della missione Ue

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Il vicepremier interviene dopo le polemiche tra Salvini e il ministero della Difesa sulle competenze della missione Eunavformed. Renzi: su flessibilità mente, non c'entra con politiche migratorie. Il segretario della Lega: "Prima gli italiani". E vede Mattarella

“Finché la missione Eunavformed rimane in piedi, gli unici porti sono quelli italiani ma l'obiettivo nostro è cambiare le regole di ingaggio della missione”. A dirlo è il vicepremier Luigi Di Maio. Parole che sono arrivate dopo le polemiche di ieri tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini (che oggi ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella) e la Difesa. Il leader della Lega aveva annunciato di voler chiudere i porti italiani anche alle navi militari delle missioni internazionali, portando la sua richiesta a Innsbruck al vertice con i suoi omologhi Ue. Ma poco dopo la Difesa aveva sottolineato sulle competenze: “Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni”. Poco prima di incontrare Mattarella al Quirinale, il rilancio di Salvini: "Sul mio obiettivo, prima gli italiani, nessuna minaccia potrà farmi cambiare idea!", ha scritto su Twitter

Di Maio: non baratteremo flessibilità con apertura porti

Di Maio, che ha smentito contrasti con il fondatore del movimento Beppe Grillo (“Mi fa sempre piacere avere consigli da lui”), ha parlato a Radio1. “Mi ricordo che un anno fa sono stato a parlare con Frontex e mi spiegarono che il governo Renzi diede la disponibilità di portare i migranti nei porti in cambio di punti di flessibilità usati per il bonus degli 80 euro - ha detto -. Noi chiederemo flessibilità senza barattarla in cambio dell'apertura dei nostri porti, a livello europeo deve cambiare la musica". Il leader del M5S ha sottolineato come “anche la Germania sta iniziando a modificare linea sull'immigrazione, il problema è arrivato fin nel cuore dell'Europa. Vale per l'immigrazione e per l'austerity. Sono rimasti in pochissimi a dire che va tutto bene nell'Unione Europea”. 

La replica di Renzi: su flessibilità Di Maio e Toninelli mentono

Sul tema flessibilità è arrivata la replica di Matteo Renzi. "Due ministri del governo italiano, Di Maio e Toninelli, continuano a mentire anche oggi a proposito di flessibilità europea e immigrazione. Quei due o sono bugiardi o sono ignoranti", ha scritto l'ex premier su Facebook. "La flessibilità - annunciata a Strasburgo il 13 gennaio 2015 - era parte integrante dell'accordo per eleggere Juncker. Non c'entra nulla con le politiche migratorie. Sono due dossier politici diversi", ha aggiunto. E ha rivendicato il salvataggio di vite umane in mare come "un punto di onore e di dignità".

La polemica Salvini-Difesa

Le parole di Di Maio sull’immigrazione sono arrivate il giorno dopo l’ulteriore giro di vite annunciato da Salvini. Dopo aver chiuso i porti alle navi delle ong, il ministro dell’Interno vuole chiuderli anche per le navi militari delle missioni internazionali: dovranno sbarcare altrove - a Malta, in Nord Africa o in altri Paesi Ue - i migranti salvati in acque Sar libiche. A stretto giro era arrivata la replica di fonti del ministero della Difesa: “Quel che vanno cambiate sono le regole di ingaggio della missione” e occorre “farlo nelle sedi competenti, non a Innsbruck”. L'azione, hanno sottolineato le fonti, “deve essere coordinata a livello governativo, altrimenti l'Italia non ottiene nulla oltre a qualche titolo sui giornali, fermo restando che la guida italiana per noi è motivo di orgoglio”.

L’incontro tra Salvini e Mattarella

Salvini, dopo la bufera sui conti della Lega che ha innescato tensioni con la magistratura, oggi ha incontrato al Colle il presidente Mattarella. Un faccia a faccia durato poco più di 30 minuti. Mentre il tema giudiziario non era in agenda, come messo in chiaro da fonti del Quirinale, i due dovrebbero aver parlato di sicurezza e migranti. Il tema sottotraccia è quello dell'allontanamento dell'Italia dal tradizionale asse franco-tedesco in favore delle posizioni più intransigenti dei Paesi di Visegrad, che hanno chiuso le frontiere. "L'incontro con il presidente Mattarella è stato utile, positivo e costruttivo", ha detto Salvini. Mentre il Colle ha parlato di un incontro cordiale sui temi del ministero. Subito dopo l'incontro con Mattarella, Salvini è andato a Palazzo Chigi: il premier Giuseppe Conte ha convocato una riunione sul tema immigrazione in vista del vertice Nato e per mettere a punto la proposta dell'Italia al vertice dei ministri dell'Interno Ue che si terrà giovedì a Innsbruck.

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