Beppe Grillo: estraiamo a sorte i senatori. M5s: nuove regole rimborsi

Politica
Foto d'archivio (LaPresse)

Il garante del Movimento lancia l'idea: "Basta eletti, dare la parola a rappresentanti della gente comune". E il blog delle Stelle annuncia: parlamentari dovranno restituire mensilmente forfait da 3mila euro al mese, 2mila per chi ha residenza in provincia di Roma

Una Camera 'dei cittadini', il Senato magari, composta non da eletti ma da estratti a sorte. È questa la proposta lanciata da Beppe Grillo che dal suo blog ritorna a parlare di riforma del bicameralismo. "Sembra assurdo, ma pensateci un attimo. La selezione dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese. Il 50% sarebbero donne. Molti sarebbero giovani, alcuni vecchi, altri ricchi, ma la maggior parte di loro sarebbero gente comune. Sarebbe un microcosmo della società", spiega il Garante M5s. Intanto, dal blog delle Stelle arriva un altro annuncio: i parlamentari M5S dovranno restituire mensilmente un forfait da 3mila euro al mese che diventano 2mila per chi ha la residenza in provincia di Roma. Questo quanto stabilito dal nuovo regolamento dei rimborsi dei portavoce del movimento alle Camere.

L'idea di Grillo di un 'Senato dei cittadini'

Nel suo intervento sul bicameralismo, Grillo mette in risalto "un importante effetto collaterale": "Se sostituissimo le elezioni con il sorteggio e rendessimo il nostro parlamento veramente rappresentativo della società, significherebbe la fine dei politici e della politica come l'abbiamo sempre pensata". Ecco allora "una seconda camera nel nostro parlamento, piena di persone scelte a caso, un senato dei cittadini, se volete". L’idea di Grillo, come spiega lui stesso, porta il nome di 'sortition', anche se "il suo nome comune è 'selezione casuale'. L'intuizione è di un certo Brett Hennig. L'idea è molto semplice: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in parlamento". "Non è - assicura - così pazza come idea. La selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell'antica Atene", dove gli antichi "selezionavano a caso i cittadini per occupare la maggior parte dei loro posti politici".

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