Vicepremier e a capo di un dicastero a 31 anni, il capo politico dei pentastellati è passato dal Parlamento al governo in soli cinque anni. Giornalista pubblicista, nessuna laurea, ha lavorato come steward allo stadio del Napoli e come webmaster
Da giovanissimo vicepresidente della Camera - a 25 anni - a vicepremier “baby” (carica che condivide con il leader della Lega Matteo Salvini) e ministro del Lavoro-Welfare, a 31 anni, del governo giallo-verde di Giuseppe Conte (GIURAMENTO MINISTRI - FOTO - VIDEO). Luigi Di Maio, leader del M5s, macina record da predestinato della politica e, pur avendo rinunciato al sogno di fare il presidente del Consiglio è uno dei cardini del nuovo governo.
Dal Parlamento al governo in cinque anni
Napoletano, famiglia residente a Pomigliano d'Arco, un tempo città della Fiat, ma nato ad Avellino il 6 luglio 1986, il capo politico del M5s (carica di fatto creata per lui) ha preso la guida del Movimento a settembre del 2017, dopo alcuni anni da dioscuro pentastellato con Alessandro Di Battista. Quasi due rockstar, anche sui social. Mentre Di Battista interpreta l'ala movimentista e barricadera, Di Maio è l'istituzionale, sempre in completo scuro e cravatta, capelli dal taglio perfetto. Figlio di un dirigente del Msi e di An, dedito alla politica fin dai tempi della scuola - liceo classico - poi iscritto a Ingegneria e a Giurisprudenza, senza laurearsi, Di Maio ha lavorato come steward allo stadio del Napoli e come webmaster. Giornalista pubblicista, nel 2007 apre il meetup M5S di Pomigliano e inizia un'ascesa che lo porta in Parlamento nel 2013 e oggi al governo. Tra i momenti difficili per Di Maio l'affaire della mail che lo avvisava dell'indagine giudiziaria sull'assessore Paola Muraro della giunta Raggi a Roma, da lui sottovalutata e per la quale chiese pubblicamente scusa.