Berlusconi chiede la riabilitazione, tribunale deciderà entro luglio

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Foto d'archivio Ansa

L'istanza, riporta il Corriere della Sera, è stata presentata dal leader di Forza Italia il 12 marzo. Se accolta, decadrebbero gli effetti della legge Severino e l'ex presidente del Consiglio tornerebbe a essere candidabile

Entro pochi mesi, quasi certamente entro luglio, il Tribunale di sorveglianza di Milano dovrebbe decidere sull'istanza di riabilitazione presentata da Silvio Berlusconi. L'udienza in camera di consiglio, non pubblica e senza la presenza delle parti, non è stata ancora fissata: dopo che la data sarà stabilita, partirà l'istruttoria e i giudici dovranno valutare anche i processi pendenti a carico dell'ex presidente del Consiglio, che teoricamente non pregiudicano la riabilitazione. Se l'istanza del leader di Forza Italia dovesse essere accolta, decadrebbero gli effetti della legge Severino e Berlusconi tornerebbe a essere candidabile.

Con la riabilitazione terminerebbe l'incandidabilità

Come riporta il Corriere della Sera, Berlusconi ha chiesto ai giudici la riabilitazione come consente il codice penale dopo tre anni dall'esecuzione della pena. L'istanza relativa al processo per frode fiscale per i diritti tv Mediaset - spiega il quotidiano - è stata depositata in cancelleria a Milano il 12 marzo. Con la riabilitazione decadrebbero gli effetti della legge Severino, che all'articolo 15 sancisce l'incandidabilità al Parlamento per i sei anni successivi a una condanna definitiva. Contro questo divieto, Berlusconi ha fatto anche ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo, la cui la sentenza è attesa non prima del prossimo autunno.

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