Cannabis, la Camera approva la proposta di legge: ora passa al Senato

Politica
Il testo ha ricevuto il consenso, tra gli altri, del Partito Democratico, del Movimento 5 stelle e di Mdp

Sì dell'Aula alle norme sulla coltivazione e la somministrazione ad uso medico. I voti a favore sono stati 317, 40 i contrari, 13 gli astenuti. Hanno votato contro i deputati di Fi e Lega

La Camera dei deputati, con 317 sì, 40 no e 13 astenuti, ha dato il via libera alla proposta di legge sull'uso terapeutico della cannabis. Il testo ha raccolto, tra gli altri, il consenso di Partito Democratico, Movimento 5 stelle e Mdp mentre Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Udc hanno votato contro. Il ddl ora passa al Senato.

Il contenuto della legge

Il testo approvato è composto da 10 articoli e ha l'obiettivo di "regolamentare l'uso dei medicinali di origine vegetale a base di cannabis, garantendo - si legge nel ddl - l'equità nell'accesso a tali medicinali da parte dei pazienti mediante la fissazione di criteri uniformi sul territorio nazionale". Il ddl si propone anche di promuovere "la ricerca scientifica sui possibili impieghi medici e sostenere lo sviluppo di tecniche di produzione e trasformazione per semplificare l'assunzione". Il medico potrà prescrivere medicinali di origine vegetale a base di cannabis per la terapia del dolore e altri impieghi. La ricetta, però, dovrà recare la durata del singolo trattamento, che non può superare i tre mesi. In generale, quindi, si tratta di una legge che si focalizza solo sull'uso terapeutico e non sulla liberalizzazione.

M5s voto a favore con "amaro in bocca"

Tra le opposizioni, il Movimento 5 stelle ha deciso di votare a favore ma non senza palesare delle perplessità. Vittorio Ferraresi, al quale è stata affidata la dichiarazione di voto in Aula, ha dichiarato di avere "l'amaro in bocca" visto che il testo non prevede la coltivazione da parte dei pazienti per il loro esclusivo uso personale. "Seppur azzoppato, il provvedimento va nella direzione di garantire i diritti dei malati – ha spiegato Ferraresi - anche se non possiamo non rilevare che la falsità del Pd, ancora una volta, ha garantito l’impunità alle mafie, non i diritti dei cittadini".

Contraria Forza Italia

Per il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, invece, non c’era bisogno di questa nuova legge perché "l'impiego terapeutico della cannabis è già previsto dal 2015, e i rischi di questo testo sono nettamente superiori ai benefici". Per il deputato, infatti, "non avalleremo mai l'intossicazione dei giovani per via ordinamentale: ecco perché la nostra contrarietà può dirsi di cautela, una precauzione indirizzata verso le nuove generazioni". 

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