La provocazione di Saviano: "Mi candido a premier per il M5S"

Politica

Lo scrittore in un post su Facebook: "Lo faccio anche per trarre il Movimento dall'impaccio di una situazione patetica". L'unico tra i "big" in corsa per la leadership al momento è Luigi Di Maio. Poi Grillo annuncia altri sette nomi sul suo blog

Roberto Saviano si candida a premier del Movimento 5 Stelle. La provocazione è stata annunciata via Facebook e giustificata con la volontà di denunciare la situazione bulgara che si è venuta a creare nel M5S dove, dopo la rinuncia di Roberto Fico e Alessandro Di Battista, l'unico in corsa tra i "big" è Luigi Di Maio. Successivamente al post di Saviano, il blog di Beppe Grillo ha annunciato i nomi di altri sette candidati.

Il post di Saviano

Saviano: "Omaggio a Pannella"

"Questa mattina - scrive lo scrittore sui social - mi sono svegliato con il desiderio di omaggiare Marco Pannella e la sua eterna capacità di sorprendere e sparigliare le polverose strutture della politica tradizionale. Nel 2007 si candidò alle primarie del PD ma fu escluso perchè non soddisfaceva i requisiti richiesti dal neonato Partito democratico. Ebbene, approfitto di questa sede per ufficializzare la mia candidatura a premier per il M5S. Lo faccio anche per trarre il MoVimento dall'impaccio di una situazione patetica per non dire bulgara. Per spezzare una lancia in mio favore, ammetto di non essere iscritto al MoVimento, ma condivido con Luigi Di Maio lo status di indagato per diffamazione (incidenti del mestiere). Votatemi!".

La provocazione via Facebook

Il tempo per presentare le candidature alle primarie per il M5S si chiudeva alle 12 del 18 settembre, quella dello scrittore sarebbe arrivata dunque fuori tempo massimo. Inoltre, a rigore di regolamento, Saviano non risulta iscritto al Movimento quindi la candidatura ha poche chance di essere accettata. L'annuncio però mira a provocare una scossa nella votazione degli iscritti per designare il loro ideale candidato premier. L’unico ufficialmente in corsa è, al momento, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Proprio questo, secondo l’autore di Gomorra, rappresenterebbe una situazione "bulgara”.

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