Migranti, Minniti: "Siamo ancora nel tunnel ma comincio a vedere luce"

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Il ministro dell'Interno dopo il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica: "Situazione italiana tranquilla". Sulla Libia "comincia a muoversi qualcosa". Sul terrorismo: "Nessuna minaccia imminenti”. Sull'emergenza incendi: "+70% da inizio anno"

Il ministro dell’Interno Marco Minniti fa il punto sulla situazione sicurezza in Italia nei primi sette mesi del 2017. Lo fa in una conferenza stampa dopo la tradizionale riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Ferragosto. “Abbiamo esaminato la situazione dell'ordine pubblico, è una situazione tranquilla: nei primi sette mesi abbiamo avuto il quadro di un Paese accogliente, con livelli buoni di sicurezza”, ha detto il ministro. Tanti i temi trattati: i reati in calo, gli incendi (da inizio anno +70%), il terrorismo (“Attenzione alta, ma nessuna minaccia imminente”), le espulsioni (67 nel 2017, strumento “preziosissimo”), la Libia (“Comincia a muoversi qualcosa”) e, soprattutto, l’emergenza “epocale” dei flussi migratori.

Migranti, “comincio a vedere la luce alla fine del tunnel”

Siamo ancora dentro il tunnel, è lungo, ma per la prima volta io incomincio a vedere la luce alla fine”, ha detto Minniti sull’emergenza migranti (VIDEO). “Non so se sono troppo ottimista”, ha aggiunto, ma l'auspicio è che si possa affrontare i flussi con l’impegno, il coordinamento, la passione civile di un grande Paese. Come è stato per i Balcani, ha detto ancora, anche nel “Mediterraneo centrale e occidentale l'Europa deve affrontare la sfida unita e mettendo in campo risorse adeguate, perché si è dimostrato che attraverso un’azione coordinata è difficilissimo ma non impossibile” risolvere i flussi dei migranti. Minniti ha spiegato che l’obiettivo del governo è “governare i flussi” e ha ricordato che la sicurezza dei cittadini e l'accoglienza sono i due pilastri su cui si basa l’azione. Sulla flessione del 4 per cento degli arrivi, Minniti è stato cauto: “È ancora presto per fare valutazioni di carattere strutturale”. Poi, sul fatto che l'Italia abbia puntato ad intervenire sull'altra parte del Mediterraneo, ha commentato: “Ci siamo concentrati sulla Libia, sembrava molto difficile, ma oggi sembra che inizi a muoversi qualche cosa”.

Terrorismo ed espulsioni

Minniti ha fatto il punto anche sull’allarme terrorismo. “L’attenzione rimane alta, ma non c’è traccia di una minaccia imminente”, ha detto. E sulle espulsioni (“rimpatri effettivamente fatti”, sottolinea) ha aggiunto: “Nei primi 7 mesi abbiamo operato 67 espulsioni. Complessivamente dal 1 gennaio 2015 abbiamo avuto 199 espulsioni per ragioni di sicurezza: questo è uno strumento prezioso di prevenzione che altri Paesi non hanno”.

G7 dei ministri dell'Interno in autunno

Il ministro ha annunciato che nel nostro Paese si terrà “un G7 dei ministri dell'Interno non previsto probabilmente a ottobre, su richiesta a gran voce dei nostri partner, come momento conclusivo e come passaggio di testimone dall'Italia al Canada”. Minniti ha approfittato dell’annuncio anche per sottolineare come i grandi eventi internazionali che si sono tenuti nel nostro Paese in questi mesi siano filati lisci: “Eventi importanti si sono conclusi in assoluta sicurezza e coloro che volevano manifestare lo hanno fatto in un quadro in cui l'unico elemento inaccettabile era la violenza. Sono orgoglioso di non aver vietato nessuna manifestazione richiesta e che tutte si siano svolte in tranquillità”.

Reati in calo

Il ministro ha snocciolato anche alcuni numeri sulla sicurezza, con dati in calo sui reati in questi primi sette mesi del 2017. Alcuni esempi: i “delitti sono diminuiti del 12 per cento, gli omicidi del 15 per cento, quelli riconducibili alla criminalità organizzata del 41 per cento”. Diminuiti anche furti e rapine. “Più di 1.100 persone – ha aggiunto Minniti – sono state arrestate in varie attività antimafia e 18 comuni sono commissariati per mafia”. Un passaggio anche sulla violenza di genere, anch’essa in calo. “Gli omicidi di donne diminuiscono di oltre il 23 per cento, ma non sono soddisfatto. Non c’è nulla di più terribile e inaccettabile della violenza di genere, sarò soddisfatto quando avremo cancellato questo tipo di reato”.

Incendi: +70% da inizio anno

Il ministro dell’Interno ha parlato anche dell’emergenza incendi che ha devastato diverse aree del nostro Paese. L'Italia, ha spiegato, ha affrontato una situazione difficile: da inizio anno c’è stato un più 70 per cento di incendi, con una media di oltre 1.000 interventi al giorno. Minniti ha ringraziato la protezione civile, i carabinieri e i vigili del fuoco. Poi ha concluso: “Spesso dietro gli incendi c’è imperizia o negligenza, in altri casi veri e propri disegni criminali. Vogliamo rafforzare l'iniziativa di prevenzione verso l'attività dolosa”.

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