Il candidato in testa al primo turno ha annunciato il suo ritiro dopo gli ultimi sviluppi delle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto nell’inchiesta "Mare Monstrum". Rimane uno dei due sfidanti al ballottaggio ma invita la città a non votarlo. SPECIALE - RISULTATI
Il candidato a sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, che partecipa al ballottaggio delle elezioni amministrative (SPECIALE - TUTTI I RISULTATI) del prossimo 25 giugno contro Pietro Savona, ha annunciato in conferenza stampa "la decisione irrevocabile di abbandonare la competizione elettorale e di dimettersi da deputato regionale". Fazio ha aggiunto che, anche se dovesse essere rieletto, rinuncerebbe all’incarico. L’ex esponente di Forza Italia rimane quindi uno dei due candidati al ballottaggio, ma invita la città a non votarlo.
Le vicende giudiziarie
Proprio ieri la Procura di Trapani ha depositato al Tribunale del Riesame il ricorso contro il provvedimento del Gip che lo scorso 3 giugno ha revocato i domiciliari a Fazio, attuale deputato regionale, indagato per corruzione e traffico di influenze nell’inchiesta "Mare Monstrum" che ha portato in carcere l’armatore Ettore Morace. Sarebbe questo il motivo del ritiro dell’ex esponente di Forza Italia, che al primo turno ha preso il 31,79% dei voti contro il 26,27% del suo avversario.
Cosa sarebbe successo in caso di ritiro
Il possibile ritiro di Fazio, durante la giornata, era diventato un "caso" alla Regione Sicilia. Dopo le prime incertezze della dirigente dell'ufficio elettorale, Margherita Rizza, che aveva detto "a mia memoria non è mai successo e non ricordo se ci siano dispositivi in tal senso, sto studiando le norme", era stata fatta chiarezza. Fazio avrebbe dovuto comunicare la rinuncia con una lettera formale alla commissione elettorale circondariale e Savona avrebbe affrontato Antonio D'Alì, arrivato terzo. "Il caso è disciplinato dall'art.9 della legge del '92, in caso di dimissioni di uno dei due candidati al ballottaggio subentra il terzo", ha spiegato Margherita Rizza.