Il presidente della Repubblica ha dato il via libera al provvedimento che reintroduce l'obbligo delle vaccinazioni per la frequenza scolastica. In vigore da domani, riguarderà il prossimo anno. Lorenzin: obiettivo è "piena immunizzazione". Ecco i 12 vaccini obbligatori
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto che reintroduce l'obbligo delle vaccinazioni per la frequenza a scuola. Il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale questa sera e entrerà in vigore da domani. L'annuncio è stato dato nella conferenza stampa tenuta dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin subito dopo la firma di Mattarella.
Obiettivo è “piena immunizzazione”
Le vaccinazioni che diventano obbligatorie nella fascia 0-6 anni, a partire dal prossimo anno scolastico, sono dodici. La ministra ha rassicurato i genitori: nelle prossime settimane non c'è bisogno di alcuna corsa alle vaccinazioni per iscrivere i bambini al prossimo anno. Lorenzin ha annunciato una “fase transitoria” che garantirà il tempo necessario per adempiere alla norma. “Da domani – ha spiegato – e fino al 10 settembre ci sarà tempo di procedere per fare le richieste per le vaccinazioni o per effettuare le stesse; poi, dal 10 settembre al 10 marzo, ci sarà tempo per produrre la documentazione”. La ministra ha sottolineato come l'obiettivo da raggiungere sia “la piena immunizzazione per la popolazione scolastica: entro due anni la si raggiungerà per malattie le cui vaccinazioni erano già obbligatorie, mentre ci vorranno 3-4 anni per malattie come il morbillo”.
Cosa succede se non si vaccina
Per iscrivere il figlio a scuola, il genitore, può anche autocertificare l’avvenuta vaccinazione. Ha tempo, poi, fino al 10 luglio di ogni anno per presentare copia del libretto vaccinale. L’iscrizione è consentita anche con la semplice richiesta di vaccinazione all’Asl, in attesa che l’ente provveda a fissare la data per la vaccinazione entro al fine dell’anno scolastico. Nel caso in cui il genitore non presenti la documentazione, i bambini da zero a sei anni non possono accedere agli asili-nido e alle scuole materne, mentre quelli da 6 a 16 anni possono comunque accedere a scuola: in entrambi i casi il dirigente scolastico è tenuto a segnalare la violazione alla Asl entro dieci giorni. La Asl, quindi, deve contattare i genitori per un appuntamento e un eventuale colloquio informativo. Se i genitori non si presentano all'appuntamento o non provvedono a far vaccinare il bambino, la Asl deve segnalare al Tribunale per i minori. Sarà il magistrato a stabilire se aprire un fascicolo. Si prevedono sanzioni pecuniarie da 500 a 7.500 euro.
I dodici vaccini obbligatori
Le vaccinazioni obbligatorie passano quindi da quattro a dodici. Sono:
- Antidifterica: la difterite è una malattia infettiva acuta provocata da un batterio che, una volta entrato nel nostro organismo, rilascia una tossina che può danneggiare o distruggere organi e tessuti. Il vaccino era già obbligatorio e somministrato ai nuovi nati con l'esavalente;
- Antitetanica: il tetano è una malattia infettiva acuta causata da un batterio presente in natura che produce una neurotossina, la tetanospasmina. Le spore contaminano spesso la terra e penetrano nell'organismo umano attraverso ferite. Possono quindi produrre la tossina che raggiunge il sistema nervoso centrale, causando contrazioni e spasmi muscolari che iniziano dal capo e progrediscono verso tronco e arti. La vaccinazione, obbligatoria per i nuovi nati, è inclusa nell'esavalente;
- Antipoliomelitica: la poliomelite è causata dal polio-virus che invade il sistema nervoso nel giro di poche ore, distruggendo le cellule neurali colpite e causando una paralisi che può diventare, nei casi più gravi, totale. Il contagio avviene per via oro-fecale, attraverso acqua o cibi contaminati o tramite la saliva. Solo l'1 per cento dei malati sviluppano la paralisi. In Italia il vaccino inattivato era già obbligatorio e incluso nell'esavalente;
- Antiepatite virale B: l’epatite B è dovuta un virus (Hbv)che nella maggior parte dei casi provoca un'infezione asintomatica, ma se si evolve in malattia può provocare cancro al fegato. Il tasso di letalità è circa l'1 per cento. Nei neonati la cronicizzazione si verifica 9 volte su 10. Nel 20 per cento dei casi può progredire in cirrosi epatica nell'arco di circa 5 anni. La trasmissione avviene attraverso trasfusioni di sangue, tagli e punture con aghi o strumenti infetti, ma anche per via sessuale e da madre a figlio. La vaccinazione era già obbligatoria e inclusa nell'esavalente;
- Anti-pertosse: la pertosse colpisce prevalentemente bambini sotto i 5 anni. Progressivamente la tosse diventa parossistica e si associa a difficoltà respiratorie. Può causare apnea, cianosi e vomito. Nei bambini al di sotto di 1 anno può essere mortale. Il contagio avviene attraverso goccioline di saliva. In Italia la vaccinazione non era obbligatoria ma inclusa nell'esavalente;
- Anti- meningococco B: la meningite B rappresenta il 70 per cento dei casi di meningite, colpisce tra i 700 e i 1.100 bambini ogni anno in Italia. È dovuta al meningococco B, batterio in grado di uccidere in meno di 24 ore;
- Anti-meningococco C: la meningite C è provocata dal meningococco C che alberga nelle vie respiratorie, spesso di portatori sani. I sintomi sono inizialmente simili a quelli influenzali. Successivamente il mal di testa diventa forte, compare rigidità muscolare, febbre alta, perdita di conoscenza, convulsioni, macchie sul corpo. Nel 10-20 per cento dei casi ha decorso fulminante e porta al decesso in poche ore;
- Anti-morbillo: il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. È responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a otite, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti. Il vaccino in Italia non era obbligatorio ed era incluso nel trivalente (Mpr);
- Anti-rosolia: la rosolia si manifesta con un'eruzione cutanea, di solito benigna per i bambini, ma che diventa pericolosa durante la gravidanza perché può generare un aborto spontaneo o gravi malformazioni fetali. La vaccinazione non era obbligatoria, ma consigliata e inclusa nel trivalente (Mpr);
- Anti-parotite: la parotite si manifesta con la tumefazione delle ghiandole parotidi, poste sotto i padiglioni auricolari. Tra le complicazioni vi sono encefaliti, meningiti, pancreatite. Nei bambini, in 5 casi ogni 100.000 di malattia, causa perdita dell'udito. Nel 20-30 per cento dei maschi dopo la pubertà provoca orchite, malattia infiammatoria dei testicoli. Il contagio in gravidanza è associato al rischio di aborti spontanei. Il vaccino non era obbligatorio, ma incluso nel trivalente (Mpr);
- Anti-varicella: la varicella, provocata dal virus Varicella zoster, in genere guarisce in 10 giorni ma ha un decorso più aggressivo nell'adolescente e nell'adulto. La complicanza più comune è la polmonite. I virus rimane latente e nel 10-20 per cento dei casi si risveglia a distanza di decenni, dando luogo all'herpes zoster o “fuoco di Sant'Antonio”;
- vaccino contro l'Haemophilus influenzae: l’Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) causa infezioni spesso severe, soprattutto tra i bambini sotto ai 5 anni. Normalmente provoca una malattia simil-influenzale, che si risolve nel giro di qualche giorno. In alcuni casi, invece, può evolvere in forme gravi. La letalità è del 2-5 per cento. Chi guarisce può avere però conseguenze neurologiche (15%-30% casi). Il vaccino non era obbligatorio ma incluso nell'esavalente.