Il ministro degli Esteri dopo il lancio dei missili americani contro la base aerea di Damasco a Shayrat: "Abbiamo visto rinascere un asse transatlantico". Il generale Camporini: "Sulla strage di Idlib occorre valutare tutte le ipotesi" - VIDEO INTEGRALE
“Gli Stati Uniti in Siria hanno fatto un intervento mirato. In quella azione abbiamo visto rinascere un asse transatlantico”. Così il ministro degli Esteri Angelino Alfano nel corso dell’Intervista (QUI LA PUNTATA), l’approfondimento di Sky TG24 condotto da Maria Latella, commenta l'attacco americano contro Assad. Ospite della puntata anche Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della Difesa e oggi Vice presidente dell'Istituto Affari Internazionali.
Alfano: "Attacco chimico non può restare impunito" - “A Putin era stato lasciato troppo campo libero - ha detto Alfano - Adesso, dopo la strage di Idlib, gli Usa hanno fatto un intervento mirato che ha fatto capire con grande chiarezza che l’uso di armi chimiche non può rimanere senza sanzione. Ed è stato anche un intervento deterrente per il futuro”.
Europa al fianco degli Usa - "Sul piano geopolitico - ha aggiunto il ministro -, ha provocato una serie di effetti, tra cui la solidarietà e comprensione da parte dei maggiori governi europei e della stessa Ue. Ora sta a noi europei fare la nostra parte”.
Camporini: "Valutare tutte le ipotesi" - Il generale Camporini ha espresso alcuni interrogativi sulla strage in Siria: “Occorre sempre valutare tutte le ipotesi, ci sono elementi che da tecnico mi lasciano perplesso. A partire dal numero delle vittime: molto alto, certo, ma molto basso per un attacco chimico. L’ipotesi alternativa che si trattava di materiale chimico colpito da una bomba convenzionale non è completamente da escludere”.
Secondo Alfano “sarà un’inchiesta” a fare chiarezza su quanto accaduto il 4 aprile in Siria.
Alfano: "Europa avrà ruolo in ricostruzione Siria" - "L'Europa non partecipa a questa operazione militare - ha poi spiegato Alfano -, noi abbiamo un'altra partita da giocare, per la quale siamo molto sollecitati da Putin, siamo molto sollecitati dagli americani e da tutto il mondo": la nostra partita è "quella della ricostruzione della Siria quando le bombe avranno smesso di tuonare".