Il sindaco di Roma ammette i passi falsi ma rivendica "di aver inaugurato una nuova fase". Sulla polizza di Romeo: "Persino uno stolto capirebbe che non può essere una forma di corruzione o di compravendita dei voti"
"C'è stata una partenza sbagliata. Ma oggi possiamo dire di aver inaugurato una nuova fase. E ho l'appoggio di Beppe Grillo e Davide Casaleggio con il quale i rapporti sono ottimi": ad assicurarlo è il sindaco di Roma, Virginia Raggi, in un'intervista al Corriere della Sera, in cui è tornata anche sulla questioni delle polizze che le aveva intestato come beneficiaria Salvatore Romeo. "La storia della polizza è stata gonfiata ad arte dai giornali per screditarmi", ha lamentato, "io non ho mai preso un soldo e, se ne fossi stata informata, avrei chiesto immediatamente a Romeo di rimuovere il mio nome dalla polizza, come ha fatto sapere pubblicamente appena l'ho saputo".
"Polizza Romeo? Non è corruzione" - “Persino uno stolto capirebbe che una polizza a vita del valore di 30mila euro, di cui io avrei beneficiato solo in caso di morte del sottoscrittore, non può essere una forma di corruzione o di compravendita dei voti", ha insistito. Per quanto riguarda un'eventuale denuncia a Romeo, la Raggi non si è sbilanciata: "Valuterò il da farsi con i miei legali".
"Inizio cosi avrebbe sfiancato chiunque" - Il sindaco, che non era presente al meet up organizzato nella Capitale nella giornata di domenica, ha ammesso le difficoltà degli ultimi mesi ("Un inizio cosi avrebbe sfiancato chiunque") ma ha assicurato che la sua giunta non si ferma e ha rivendicato il merito di aver ottenuto l'approvazione del bilancio a gennaio: "Roma è stata la prima tra le grandi città e questo non accadeva da decenni", ha sottolineato.
Slitta l'interrogatorio di Marra - Intanto slitta di qualche giorno l'interrogatorio di Raffaele Marra. L'ex responsabile del personale in Campidoglio, in carcere per una vicenda di corruzione antecedente alla giunta Raggi, non comparirà più martedì davanti ai pm, bensì in uno dei giorni successivi e sarà ascoltato sulla questione della nomina del fratello, Renato, a capo del dipartimento Turismo. Nomina per la quale è indagato per abuso assieme alla sindaca Raggi che deve rispondere anche di falso.