Il presidente del Consiglio: "Quello del 4 dicembre non è un voto sulla mia simpatia ma sul Paese. Vi rendete conto che c'è chi vota no per farmi un dispetto? Riflettete"
"Io di restare a vivacchiare e galleggiare non sono adatto. Cosa significa? Lo vedremo il 5 dicembre. A quelli a cui sto sulle scatole dico che quello del 4 dicembre non è un voto sulla mia simpatia ma sul Paese. Vi rendete conto che c'è chi vota no per farmi un dispetto? Riflettete". A poche settimane dal referendum costituzionale (LO SPECIALE) il premier Matteo Renzi, da Radio Monte Carlo, torna a dire la sua.
"C'è qualcuno che vota No per farmi un dispetto. Quelli che votano No per antipatia riflettano" @matteorenzi #referendumcostituzionale
— Radio Monte Carlo (@rmc_official) 14 novembre 2016
“Con il Sì un’Italia più semplice” - Il voto del 4 dicembre è un voto anti sistema? "Ma al referendum chi è anti sistema? Noi che siamo un gruppo di persone che, nel bene o nel male, cerca di cambiarlo il sistema o chi per 30 anni ha fatto 'maramao'? Coloro che se ne sono allegramente disinteressati e ora tornano sulla breccia perché vogliono tornare al potere?”, ha chiosato il presidente del Consiglio, ripetendo che se prevalgono i Sì al referendum ci saranno "meno posti e meno poltrone per la politica, un'Italia più semplice. Invece, se vince il No tutto rimane com'è e cioè con la Camera e il Senato che fanno le stesse cose. Se rimane tutto com'è restano l'instabilità, gli inciuci e gli accordicchi con le maggioranze diverse di Camera e Senato".
“Con me tasse sono scese” - "Eravamo gli ultimi in classifica e ora stiamo andando avanti. Sono il primo a dire basta. Ma da quando sono presidente del Consiglio le tasse hanno cominciato a scendere. Anche se dico troppo poco, troppo poco. Un pezzettino alla volta, ce la facciamo".
"Con noi le tasse sono scese ma è ancora troppo poco!" @matteorenzi in diretta ora su #RMC https://t.co/ypK96d2Kq7 pic.twitter.com/hPCahSop82
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