Referendum, attesa per la data della consultazione

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Riunione del Consiglio dei ministri convocata 'ad hoc'. L’orientamento è quello di scegliere il 4 dicembre piuttosto che il 27 novembre. Si punta ad una settimana in più per la campagna elettorale e per i lavori alla Camera sulla legge di bilancio

 

 

La data del referendum sul ddl Boschi sta per essere decisa in Consiglio dei ministri. L’orientamento sarebbe quello di scegliere il 4 dicembre piuttosto che il 27 novembre. LO SPECIALE  - I VIDEO

Si punta quindi ad una settimana in più per la campagna elettorale e per i lavori alla Camera sulla legge di bilancio. Ma un'altra delle valutazioni in corso è che, qualora dovesse prevalere il fronte del no, resterebbe poco tempo per approvare la legge di Stabilità al Senato e quindi si restringerebbero i margini per chi volesse aprire subito una crisi di governo.

 

Delrio: non è referendum sul governo - In ogni caso il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è ottimista sulla consultazione e lo sta ripetendo in ogni incontro. “Quando giro per il Paese vedo un clima positivo, finalmente si sta entrando nel merito della riforma” ha ribadito anche nello scorso Cdm.

 

Salvini: #iovotono - E mentre il ministro Graziano Delrio continua a sottolineare che “non si tratta di un referendum sul governo"., l’opposizione aspetta l’ora x del Cdm per lanciare un nuovo attacco. “Oggi Renzi deciderà la data. Può scegliere di farci votare anche a Natale o Capodanno, ma pur di mandarlo a casa #iovotono", scrive su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Oggi Renzi deciderà la data del Referendum.Può scegliere di farci votare anche a Natale o Capodanno, ma pur di mandarlo a casa <a href="https://twitter.com/hashtag/iovotono?src=hash">#iovotono</a>.&mdash; Matteo Salvini (@matteosalvinimi) <a href="https://twitter.com/matteosalvinimi/status/780322955373019136">26 settembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

“Il referendum - attacca D'Attorre, deputato di Sinistra Italiana dopo essere uscito dal Pd - è un diritto dei cittadini, non di Renzi. Fissarlo a dicembre per ridurre l'affluenza e far recuperare i Si' sarebbe davvero scandaloso". La minoranza dem, invece, non farà polemiche ma fa notare come il tentativo di Renzi di 'spersonalizzare' l'appuntamento referendario sia fallito. 

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