Petrolio, Renzi: emendamento è mio. Boschi: poteri forti contro di noi

Politica

Il premier: se il pm vuole mi interroghi. Il ministro delle Riforme si difende dalle accuse relative a un suo presunto coinvolgimento nell'inchiesta della procura di Potenza. Intanto nei prossimi giorni sarà ascoltata Federica Guidi

Dell'inchiesta che ha indagato il compagno dell'ex ministro Guidi ed il comandante della Marina Giuseppe De Giorgi (TUTTI I VIDEO) Matteo Renzi non ne sapeva nulla "perché in un paese civile esiste la distinzione tra potere esecutivo e potere giudiziario". L'emendamento alla legge di stabilità che sbloccava il giacimento Tempa Rossa, invece, "è roba mia". Matteo Renzi rivendica "con forza" la ratio della norma al punto che se i pm lucani vogliono sentirlo, come faranno con Guidi e Boschi, lui è pronto "ad essere interrogato su quello che vogliono".

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Sono orgoglioso di Tempa rossa. E di Bagnoli, Pompei, la Variante di Valico, l’Expo. Ecco perché <a href="https://t.co/nG35D0G7RK">https://t.co/nG35D0G7RK</a>&mdash; Matteo Renzi (@matteorenzi) <a href="https://twitter.com/matteorenzi/status/716674299021672450">3 aprile 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

"L'emendamento è mio" - Il premier non solo non arretra per la scelta di sbloccare il giacimento Total ma anzi rilancia. Mettendoci la faccia: "C'è il presidente del Consiglio che è coinvolto, se questo è il tema: ho scelto io di fare questo emendamento, lo rivendico per forza. Le opere pubbliche sono state bloccate per anni e l'idea di sbloccare le opere pubbliche l'abbiamo presa noi per Tempa Rossa, per Pompei, per Bagnoli e per altre opere". Lo sblocco dell'opera lucana rientra dunque nella filosofia, per il premier, di un governo decisionista che ha deciso di mettere fine a ritardi decennali sulle opere pubbliche. "Ci dicono a noi che siamo quelli delle lobby quando noi abbiamo fatto la legge su reati ambientali, le pene sull'anticorruzione. Dire che noi siamo quelli delle lobby a me fa, tecnicamente parlando, schiattare dalla risate", ironizza il leader dem, ospite di "In mezz'ora".

 

Boschi: i poteri forti contro di noi - Sull'argomento è intervenuto anche il ministro Maria Elena Boschi, che ha risposto alle domande della Stampa, per difendersi dalle accuse relative a un suo presunto coinvolgimento nell'inchiesta: “Posso sbagliare ma non in malafede. Forse incapaci ma mai disonesti. I poteri forti sono contro di noi”.


Intanto nei prossimi giorni è atteso l’interrogatorio dell’ex ministro dello Sviluppo economico Federica Guida, che si è dimessa giovedì scorso.


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