Il presidente del Consiglio torna a difendere la manovra: “Anziché parlare di valore ideologico, la questione è che gli italiani hanno pagato troppo”. Poi annuncia le date della prossima Leopolda. Padoan: "La legge di Stabilità non sarà rispedita al mittente". L'attacco dei giovani di Confindustria: “Il governo abbassa le tasse su ville e castelli e non su lavoro e aziende”
"Sto leggendo in questi giorni la discussione se abbassare le tasse sia di destra o di sinistra. Abbassare le tasse è giusto. Punto". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi replicando alle accuse della minoranza Pd. "Ognuno dice la sua. Poi - ha aggiunto - si andrà alle elezioni e con la prossima legge elettorale si saprà chi ha vinto o perso. Ma fino al 2018 anziché parlare di valore ideologico, la questione è che gli italiani hanno pagato troppe tasse". Poi, in un brevissimo video postato su Twitter da un giovane simpatizzante, il premier ha annunciato il nuovo appuntamento della Leopolda.
L'annuncio ufficiale della #leopolda 11-12-13 dicembre @matteorenzi #questaèstoria pic.twitter.com/LCrniPFWN6
— Alessandro Zuglian (@AZuglio) 17 Ottobre 2015
Padoan: la manovra non sarà rispedita al mittente – Della manovra è tornato a parlare anche Pier Carlo Padoan: “La Legge di Stabilità è molto ben equilibrata tra risorse e esigenze del Paese. Non c'è nessun timore che si debba avere con l'Europa, penso che non sarà rispedita al mittente”, dice il ministro dell'Economia.
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Le critiche alla manovra - Già nella giornata di ieri il premier aveva difeso la manovra: “Se l'Ue boccia la legge di stabilità, la ripresento uguale”, aveva detto spiegando che “Bruxelles non è il maestro che fa l'esame” e che “non ci deve dire la tassa da tagliare”. Ma gli statali denunciano: “Solo una mancia per il rinnovo dei contratti”, e annunciano lotta dura. Critici anche i giovani di Confindustria: “Il governo abbassa le tasse su ville e castelli e non su lavoro e aziende”.