"Nessuna sanzione", precisa il ministro della Salute. E aggiunge: il Piano Nazionale, all'esame della Conferenza delle Regioni, prevede "campagne di informazione e coinvolgimento dei dottori". Al vaglio l’obbligo per chi va a scuola
Il ministero della Salute smentisce l’ipotesi di radiazione dei medici che sconsigliano i vaccini. La notizia “è priva di fondamento”, precisa a Sky TG24 il ministro Beatrice Lorenzin. "Sanzioni? Niente di tutto ciò" afferma e chiarisce che “la bozza di Piano Nazionale Vaccini, attualmente all'esame della Conferenza delle Regioni, prevede campagne di informazione e di coinvolgimento dei medici". In sintesi, "percorsi di concertazione con gli Ordini e le associazioni professionali e sindacali per cogliere l'obiettivo condiviso di garantire adeguate coperture vaccinali". Bisogna comunque "contrastare il fenomeno dei medici che sconsigliano la vaccinazione con azioni di deterrenza e disciplina etica e professionale" si legge nella bozza del Piano nazionale vaccini 2016-2018. Le parole del ministro:
La petizione - Tra le ipotesi al vaglio del Piano – che dovrebbe costare 200 milioni in più rispetto al passato – l’introduzione del divieto di ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto di vaccinazioni, sul quale hanno espresso parere unanime gli assessori regionali alla Sanità. Sul web, intanto, ha già superato le 16mila firme la petizione per rendere obbligatorio dalla legge vaccinare i figli che vanno a scuola, lanciata da Alice Pignatti, una mamma di Cesena, che ha visto la sua piccola a 40 giorni colpita da una malattia che riteneva un fenomeno sotto controllo, la pertosse.
Obbligo vaccini per chi va a scuola - Che all'accesso nella scuola sia presentato il libretto vaccinale è già previsto nell'attuale piano del ministero della Salute. Finora però anche se non si erano fatti i vaccini obbligatori, i bambini venivano ugualmente iscritti a scuola.
Piano nazionale di prevenzione vaccinale - Sono 11 i punti prioritari del Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2016-2018, al vaglio di ministero della Salute e Regioni. Si va da eliminare del tutto morbillo e rosolia e rimanere "polio-free" all’aumento della cultura delle vaccinazioni nei cittadini ma anche nei professionisti sanitari fino alla riduzione delle disuguaglianze.
Vaccini. Ecco il decalogo dell’Iss. Dalla sicurezza alle prospettive future per rilancio vaccinazioni in Italia http://t.co/D8lZ28Iczl
— Walter Ricciardi (@WRicciardi) 16 Ottobre 2015