Lotta al caporalato, Martina a Sky TG24: rafforzare i controlli sul territorio

Politica

"Bisogna lavorare tutti per fare un salto di qualità nell'azione di contrasto al fenomeno". Questo l'appello del ministro delle Politiche Agricole, dopo le ultime vittime in Puglia. Dal 1 settembre sarà operativa la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità

Paola, 49 anni e madre di tre figli, è morta perché doveva portare a casa 27 euro al giorno in cambio di 7 ore di lavoro nei campi e di 5 ore di viaggio. Arcangelo, 42enne, collega e concittadino di Paola Clemente, è in coma da 10 giorni: lui ne guadagnava 30 di euro al giorno. Sono loro le ultime vittime della piaga del caporalato che, come ha ribadito il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina va combattuto come la mafia.

Martina: inasprire i controlli - "Bisogna lavorare tutti per un salto di qualità nell'azione di contrasto a fenomeni come caporalato, lavoro nero, intermediazione irregolare che si sviluppa in particolare in alcune stagioni" dice Martina ai microfoni di Sky TG24. (Qui l'intervista integrale)
"È importante - ha spiegato - che sia approvata la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, che sarà operativa dal primo di settembre ed è uno strumento innovativo, che consente alle imprese di certificare la regolarità e la qualità del proprio lavoro e di farlo diventare uno strumento virtuoso anche verso i consumatori. Serve un’azione che irrobustisca subito, come stiamo facendo col ministero del Lavoro, i controlli e il contrasto sul campo di questi fenomeni, il presidio dei campi in particolare in alcune realtà.

Le vittime  - La bracciante morta e il concittadino ora in coma ogni notte, alle 3, lasciavano la loro città, San Giorgio Jonico, nel tarantino, per raggiungere le campagne tra Andria e Canosa di Puglia, nel nord barese, dove lavoravano all'acinellatura dell'uva. Facevano un viaggio di oltre 150 chilometri, 300 tra andata e ritorno. Tornavano a casa dopo 12 ore, se tutto andava bene. Per la morte di Paola Clemente, vittima di un malore mentre lavorava nei campi, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati l'autista del bus che il 13 luglio scorso ha condotto lei e altri braccianti da San Giorgio Ionico (Taranto) nei campi.

La lotta al caporalato - Dal primo settembre le aziende agricole potranno aderire alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità tramite il portare internet INPS. Il "certificato di qualità" attesterà il percorso delle verifiche effettuate individuando e valorizzando le aziende virtuose. Il coordinamento tra istituzioni e parti sociali sarà ulteriormente rafforzato con il completamento dell'iter parlamentare del "collegato agricoltura" che prevede l'adesione alla Rete, attraverso la stipula di convenzioni, degli sportelli unici per l'immigrazione, delle istituzioni locali, dei centri per l'impiego e degli enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura.

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