Regionali, crolla l’affluenza: alle urne un elettore su due

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L’astensione sfiora il 50%. Secondo il Viminale ha votato solo il 53,9% degli aventi diritto, dato in calo di 10 punti rispetto al 2010. In Toscana le percentuali più basse di votanti. Alle Comunali il 65% degli elettori. SPECIALE

Al di là dei risultati, di vincitori e sconfitti, il dato certo delle elezioni Regionali 2015 è il nuovo crollo dell’affluenza alle urne. Nelle sette Regioni chiamate a rinnovare governatori e assemblee è andato a votare appena il 53,9% degli elettori. Nel 2010 lo stesso dato si attestò intorno al 64%, dunque il calo è di circa 10 punti percentuali. Nel dettaglio delle 4 Regioni di cui il Viminale rende noti i dati elettorali (Veneto, Liguria, Umbria e Campania) l’affluenza rilevata alle ore 23 è del 53,9%. Nelle precedenti omologhe superava il 64%, quando si votò in due giorni.

Toscana in calo - In Toscana sono andati alle urne il 48,2% degli aventi diritto. Il partito dell’astensione è nettamente al primo posto. L’emorragia, già cominciata cinque anni fa quando andò a votare oltre il 60% si è consolidata, con picchi negativi del 44% a Livorno e Massa Carrara.
Anche nelle Marche si è passati dal 62,8 a poco meno del 50% (dunque una flessione dell’13%). Cali del 10-11% in Campania, dove ha votato il 52% degli aventi diritto, e in Liguria (50,67% di affluenza). Leggermente migliori i dati in Umbria e Veneto, rispettivamente con 55 e 57 per cento di votanti.

I dati delle comunali - Vanno meglio i dati riferiti alle Comunali, dove l'affluenza si è attestata al 65% (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle Comunali in corso in Friuli Venezia Giulia e Sicilia). Nelle precedenti omologhe superava il 73%, dunque il calo è stato di oltre 7 punti percentuali.

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