Il premier in Liguria per sostenere la candidatura di Paita: "Qui non ci si occupa di giochi politici romani". E aggiunge: "Non dobbiamo consentire il laboratorio del bertinottismo 2.0"
"Per il governo non cambia niente, assolutamente niente". Il premier Matteo Renzi, dalla Liguria, si dice convinto che l'esito delle regionali (LO SPECIALE), in Liguria come altrove, non avrà alcuna ripercussione sul governo (il confronto tra i candidati della Regione su Sky TG24 e su SkyTG24.it).
"Qui stiamo decidendo chi amministrerà la Regione - prosegue il premier - Si deve farla finita nel trasformare le elezioni in qualcosa di diverso. Qui non ci si occupa di giochi politici romani".
"Liguria non sia laboratorio bertinottismo 2.0" - In Liguria, in particolare, dice Renzi, "o vince la Lella (Raffaella Paita, ndr) o Toti. Quelli della sinistra, se va bene, arrivano quarti o quinti perché di mezzo c'è anche il Movimento 5 stelle".
Il riferimento è al candidato civatiano Luca Pastorino. Ed è su quella candidatura che si sofferma implicitamente Renzi: "Non dobbiamo consentire a qualcuno di fare della Liguria il laboratorio del 'bertinottismo 2.0'".
"L'Europa deve cambiare" - Il premier è stato poi contestato."Potete fischiare quanto vi pare: noi siamo quelli che non vanno a fischiare le altre iniziative", replica il premier. "Noi siamo il Pd, orgogliosi dei nostri valori". Renzi parla poi delle ultime elezioni europee. "Il vento della Grecia, della Spagna, della Polonia non soffiano nella stessa direzione, ma tutti dicono che l'Europa deve cambiare". "Esiste una terza via - aggiunge - tra rigido formalismo legato all'austerity e demagogia del tutti contro l'euro".
"Qui stiamo decidendo chi amministrerà la Regione - prosegue il premier - Si deve farla finita nel trasformare le elezioni in qualcosa di diverso. Qui non ci si occupa di giochi politici romani".
"Liguria non sia laboratorio bertinottismo 2.0" - In Liguria, in particolare, dice Renzi, "o vince la Lella (Raffaella Paita, ndr) o Toti. Quelli della sinistra, se va bene, arrivano quarti o quinti perché di mezzo c'è anche il Movimento 5 stelle".
Il riferimento è al candidato civatiano Luca Pastorino. Ed è su quella candidatura che si sofferma implicitamente Renzi: "Non dobbiamo consentire a qualcuno di fare della Liguria il laboratorio del 'bertinottismo 2.0'".
"L'Europa deve cambiare" - Il premier è stato poi contestato."Potete fischiare quanto vi pare: noi siamo quelli che non vanno a fischiare le altre iniziative", replica il premier. "Noi siamo il Pd, orgogliosi dei nostri valori". Renzi parla poi delle ultime elezioni europee. "Il vento della Grecia, della Spagna, della Polonia non soffiano nella stessa direzione, ma tutti dicono che l'Europa deve cambiare". "Esiste una terza via - aggiunge - tra rigido formalismo legato all'austerity e demagogia del tutti contro l'euro".