Legge di stabilità in Cdm, manovra da 36 miliardi

Politica

Renzi: "18 mld di tasse in meno". Secondo fonti di Palazzo Chigi ci sarà anche il Tfr in busta paga. Lorenzin: 500 mln di aiuti a famiglie numerose. La conferenza stampa di Renzi in livestream

Non 30, ma 36 miliardi. Questo l'ammontare della manovra. La legge di Stabilità approda dunque sul tavolo del Consiglio dei ministri, dopo limature che hanno fatto slittare il Cdm dalle ore 15 alle 18 e fino a quasi le 20. L'obiettivo resta la crescita. ''Lo capisce tutto il mondo tranne qualcuno in Europa: la crescita è una priorità'', ha twittato Matteo Renzi nella mattinata del 15 ottobre.

Braccio di ferro con l'Ue -
Uno degli snodi, anche per la manovra italiana, rimane quello di Bruxelles. Il braccio di ferro tra le esigenze del governo italiano e i conti europei traspare evidente dai contatti e dal lavoro diplomatico in corso. Per il ministro dell'Economia Padoan l'Italia rispetterà il tetto del 3% nel rapporto deficit-pil. Mentre secondo l'agenzia di rating Moody's il "bilancio solido aiuta l'Italia" ad avere "più tempo per le riforme".

Nodo coperture -  Sempre secondo fonti di Palazzo Chigi 18 miliardi arrivarebbero dal taglio delle tasse e 15 dalla spending review. E arriverebbe anche la conferma del Tfr in busta paga, notizia anticipata in giornata anche dal presidente dell'Abi.

Tfr nel collegato? - Il tema dell'anticipo del Trattamento di fine rapporto ai lavoratori "a noi risulta inserito nel disegno di legge di Stabilità" aveva affermato Antonio Patuelli aggiungendo che le banche italiane sono pronte a fare la loro parte nell'operazione che consentirà ai lavoratori di usufruirne, su base volontaria, in busta paga.

Lorenzin, 500 mln a famiglie numerose - Per le famiglie numerose, invece, dalla legge di Stabilità dovrebbero arrivare aiuti pari a 500 milioni di euro. E' quanto annuncia il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Riguarderà i nuclei familiari con figli e quelli che vorranno farli, fino al terzo anno di età dei bambini.

Cottarelli: "8000 comuni sono troppi" - Sulla riduzione della spesa, invece, arrivano le parole di Carlo Cottarelli: "Ottomila comuni sono troppi, bisognerebbe ridurli", bisognerebbe trovare "meccanismi di incentivi alla fusione sul modello di quelli disegnati per le partecipate locali", dice il commissario alla Spending review. Per Cottarelli occorrerebbe "un meccanismo premiale per i comuni che si mettono assieme".

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