Giustizia, Renzi: in mille giorni dimezzare arretrati civile

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Su Twitter il premier spiega che l'obiettivo del governo è garantire un giudizio in un anno anziché in tre. Ma dopo la riunione di maggioranza sul tema il ministro Orlando annuncia: "Ci sono divergenze sulle priorità". Venerdì il testo in Cdm

Dimezzare l'arretrato dei processi civili e garantire un giudizio di primo grado in un annno anziché in tre. Sono questi gli obiettivi, da realizzare nei prossimi mille giorni, che il premier Matteo Renzi pone alla riforma della Giustizia. Ma nella riunione di maggioranza sul tema, ammette il ministro Orlando "sono emerse differenze di approccio anche sulle priorità di cui riferirò al Consiglio dei Ministri". Il Guardasigilli riconosce però che è stato mantenuto "l'obiettivo di portare in quella sede tutto il lavoro elaborato".  C'è stato però un "confronto sulle diverse modalità per affrontare questi punti, un confronto che è stato utile e che ha migliorato alcune delle soluzioni".



Venerdì il testo in Cdm
- Il Guardasigilli ha poi spiegato che tutto il lavoro svolto sarà portato venerdì al Consiglio dei ministri: "Una parte riguarda il contrasto alla criminalità economica e il settore civile; l'aspetto ordinamentale del funzionamento della magistratura e una parte riguarda il processo penale. Su tutti questi punti andremo avanti - ha aggiunto - oggi anche con la condivisione che si è rafforzata sull'impianto generale della riforma e con sottolineature che credo debbano essere prese in considerazione e comunque apprezzate adeguatamente nella discussione al Consiglio dei Ministri".



Ncd preoccupata per garanzie dei cittadini - Tra i partiti della maggioranza ad aver espresso qualche perplessità è il Nuovo Centrodestra, con Gaetano Quagliarello che osserva come "ci siamo sulla giustizia civile", ma c'è ancora "da lavorare su quella penale". Ncd riconosce la necessità di rendere più efficiente il processo, ma ciò non può avvenire "a discapito delle garanzie dei cittadini". Più disponibile invece Scelta Civica, secondo cui le proposte del governo sono "una risposta complessivamente positiva".

Lega: "Il governo è in alto mare" - Più chiusa la posizione dei partiti di opposizione, con Forza Italia che denuncia con preoccupazione "le garanzie ai cittadini sui tempi di prescrizione e sulla riduzione della  possibilità di ricorsi in Appello e in Cassazione". Duro invece il commento della Lega Nord che, per bocca di Nicola Molteni, sostiene che "il governo è in alto mare" e sottolinea come sono più i punti che dividono i partiti di maggioranza che quelli che li uniscono. Molteni quindi prevede che "le soluzioni non verranno dal Consiglio dei Ministri ma dall'incontro che non Orlando ma Renzi avrà in un Nazareno 2".

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