Il premier, di ritorno da Bruxelles, riunisce i suoi e prova ad accelerare: "Abbiamo fatto capire che siamo un Paese forte, ora la partita dall'Europa si sposta in Italia". E conferma l'orizzonte dei 1000 giorni per i provvedimenti più importanti
Questa è la "settimana chiave per le riforme. Vedremo Forza Italia, Movimento 5 stelle e parlamentari Pd". Matteo Renzi riepiloga gli appuntamenti della prossima settimana e prova ad accelerare sulle riforme, dopo i mal di pancia dei giorni scorsi interni alla maggioranza.
"Tocca a noi in Italia farle se vogliamo la flessibilità dall'Europa", dice dopo essere tornato da Bruxelles e aver fatto il punto coi suoi. Il premier spiega poi di non volersi fare trascinare in polemiche interne: "Spero che adesso sia chiaro perché abbiamo modulato sui mille giorni l'impegno: perché questo è l'orizzonte di cui necessitiamo".
"L'Italia si fa rispettare" - "La partita si sposta dall'Europa in Italia - spiega - Abbiamo fatto capire che siamo un Paese forte, che non va con il cappello in mano ma si fa rispettare. Adesso però la palla è tutta nel nostro campo. Tocca a noi in Italia fare le riforme se vogliamo la flessibilita' dall'Europa".
Renzi, che ha lavorato sul discorso che terrà alla sessione plenaria del Parlamento Europeo per l'apertura del semestre di presidenza italiana dell'Unione, ha sottolineato che "l'obiettivo rimane spendere bene l'autorevolezza internazionale ed europea conquistata con il 41% e con le prime misure del governo".
Civati: "Su riforme decide il Parlamento non il governo" - Le frasi di Renzi arrivano al termine di un'altra giornata politica in cui la minoranza Pd ha espresso i suoi dubbi su alcuni punti delle riforme, con i due ex candidati alle primarie della segreteria del partito che sono intervenuti sul tema. "Sulle riforme decide il Parlamento non il governo" (VIDEO), dice Civati mentre Cuperlo spiega: "Le riforme sono un obbligo, i dissensi sono legittimi" (VIDEO).
"Tocca a noi in Italia farle se vogliamo la flessibilità dall'Europa", dice dopo essere tornato da Bruxelles e aver fatto il punto coi suoi. Il premier spiega poi di non volersi fare trascinare in polemiche interne: "Spero che adesso sia chiaro perché abbiamo modulato sui mille giorni l'impegno: perché questo è l'orizzonte di cui necessitiamo".
"L'Italia si fa rispettare" - "La partita si sposta dall'Europa in Italia - spiega - Abbiamo fatto capire che siamo un Paese forte, che non va con il cappello in mano ma si fa rispettare. Adesso però la palla è tutta nel nostro campo. Tocca a noi in Italia fare le riforme se vogliamo la flessibilita' dall'Europa".
Renzi, che ha lavorato sul discorso che terrà alla sessione plenaria del Parlamento Europeo per l'apertura del semestre di presidenza italiana dell'Unione, ha sottolineato che "l'obiettivo rimane spendere bene l'autorevolezza internazionale ed europea conquistata con il 41% e con le prime misure del governo".
Civati: "Su riforme decide il Parlamento non il governo" - Le frasi di Renzi arrivano al termine di un'altra giornata politica in cui la minoranza Pd ha espresso i suoi dubbi su alcuni punti delle riforme, con i due ex candidati alle primarie della segreteria del partito che sono intervenuti sul tema. "Sulle riforme decide il Parlamento non il governo" (VIDEO), dice Civati mentre Cuperlo spiega: "Le riforme sono un obbligo, i dissensi sono legittimi" (VIDEO).