Lettera dei parlamentari M5S al premier: "Fissiamo un incontro su Democratellum". Di Maio: "La nostra non è proposta di governo ma apertura di merito". Il presidente del Consiglio: "Ora tutti favorevoli a fare riforme, prima sembrava che avessi la peste"
"Sulla riforma della legge elettorale siamo disponibili a trattare con Renzi". A dirlo è il vicepresidente della Camera dei Deputati M5S Luigi Di Maio durante la conferenza stampa M5S in Senato convocata per illustrare la proposta dei Cinque stelle. Si tratta del cosiddetto "Democratellum" su cui, con una lettera aperta pubblicata sul blog di Grillo, i parlamentari M5S hanno chiesto un incontro in streaming al premier.
Lettera aperta a Matteo Renzi: http://t.co/22qjO49Id3
"La nostra proposta non è un'apertura di credito, una proposta di governo ma è un'apertura di merito. Vogliamo portare a casa la legge elettorale" ha aggiunto Di Maio. Poi spiega: "Dopo il risultato delle elezioni europee si è determinata una situazione per cui ci si trova davanti a una nuova legislatura: prima lavoravamo per fare cadere il governo Renzi, ora la maggioranza sembra avere vita più lunga".
Renzi: "Adesso tutti favorevoli a fare riforme" - E le risposte del premier non sono tardate ad arrivare: "Adesso sono tutti favorevoli a fare le riforme, un mese fa sembrava avessi la peste - dice il premier - Le facciamo (le riforme, ndr) perché tutti pensiamo che l'Italia ha tutte le condizioni per potercela fare e questa è la settimana in cui si decide". Prima di aggiungere: "Per cambiare le riforme io sono il passepartout, sono la chiave di partenza".
Grillo a Renzi: "Noi facciamo sul serio" - Qualche ora prima della conferenza stampa dei 5 stelle e della replica di Renzi, Grillo sul suo profilo Facebook aveva garantito: "Noi facciamo sul serio. Questa è la lettera che abbiamo appena mandato a Renzi. Diffondete".
Il "Democratellum", si legge nel post, non prevede "un proporzionale puro, bensì di un sistema che consente a una forza politica che ottenga attorno al 40% dei consensi di avere oltre il 50% dei seggi" (le differenze con l'Italicum: videoscheda).
Napolitano riceve Renzi al Quirinale -La giornata politica aveva anche registrato l'incontro Napolitano-Renzi proprio sul tema delle riforme, nelle stesse ore in cui il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi convocava per mercoledì 18 giugno alle 11 una conferenza stampa per illustrare l'iniziativa legislativa e popolare per la riforma costituzionale dell'elezione diretta del presidente della Repubblica.
Lettera aperta a Matteo Renzi: http://t.co/22qjO49Id3
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 16 Giugno 2014
"La nostra proposta non è un'apertura di credito, una proposta di governo ma è un'apertura di merito. Vogliamo portare a casa la legge elettorale" ha aggiunto Di Maio. Poi spiega: "Dopo il risultato delle elezioni europee si è determinata una situazione per cui ci si trova davanti a una nuova legislatura: prima lavoravamo per fare cadere il governo Renzi, ora la maggioranza sembra avere vita più lunga".
Renzi: "Adesso tutti favorevoli a fare riforme" - E le risposte del premier non sono tardate ad arrivare: "Adesso sono tutti favorevoli a fare le riforme, un mese fa sembrava avessi la peste - dice il premier - Le facciamo (le riforme, ndr) perché tutti pensiamo che l'Italia ha tutte le condizioni per potercela fare e questa è la settimana in cui si decide". Prima di aggiungere: "Per cambiare le riforme io sono il passepartout, sono la chiave di partenza".
Grillo a Renzi: "Noi facciamo sul serio" - Qualche ora prima della conferenza stampa dei 5 stelle e della replica di Renzi, Grillo sul suo profilo Facebook aveva garantito: "Noi facciamo sul serio. Questa è la lettera che abbiamo appena mandato a Renzi. Diffondete".
Il "Democratellum", si legge nel post, non prevede "un proporzionale puro, bensì di un sistema che consente a una forza politica che ottenga attorno al 40% dei consensi di avere oltre il 50% dei seggi" (le differenze con l'Italicum: videoscheda).
Napolitano riceve Renzi al Quirinale -La giornata politica aveva anche registrato l'incontro Napolitano-Renzi proprio sul tema delle riforme, nelle stesse ore in cui il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi convocava per mercoledì 18 giugno alle 11 una conferenza stampa per illustrare l'iniziativa legislativa e popolare per la riforma costituzionale dell'elezione diretta del presidente della Repubblica.