Pdl soddisfatto dopo l'annuncio in Cdm. Alfano: "Successo straordinario". Tensione col Pd sull'aumento dell'imposta sul valore aggiunto, che per Fassina rischia di essere inevitabile. Giovannini: "Con la service tax i cittadini non pagheranno di più"
Chiusa la partita Imu (resta da cancellare la seconda rata del 2013) si apre, anzi si surriscalda il fronte Iva. E se il premier Letta ostenta ottimismo sul futuro del governo e si dice sicuro che le vicende giudiziarie di Berlusconi non avranno ripercussioni sull'esecutivo, nella maggioranza si riaccende lo scontro.
Secondo il viceministro dell'Economia Stefano Fassina, troppi soldi per l'Imu rischiano di non permettere di trovare le risorse per bloccare l'aumento dell'Iva nell'ultimo trimestre dell'anno. "In una fase così difficile, dedicare un miliardo per eliminare l'Imu per meno del 10% degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare, ad esempio, il rinvio dell'aumento dell'Iva previsto, oramai irrimediabilmente grazie alla 'vittoria' del PdL sull'Imu, per il 1 ottobre" ha affermato, per poi precisare a SkyTG24: "L'aumento dell'Iva? Temo sia necessario fare delle scelte".
Ma Silvio Berlusconi è categorico: l'Iva non va "assolutamente aumentata", anche perché "non c'è una sicurezza" che aumenti le entrate. "Dobbiamo evitarlo e siamo fiduciosi di farcela", annuncia anche il segretario del Pdl Angelino Alfano.
Sullo sfondo la Commissione europea che avverte: è "assolutamente essenziale" che l'Italia assicuri la sostenibilità della finanza pubblica. Insomma c'è bisogno di coperture certe per tener fede agli impegni presi e sottoscritti dai due precedenti governi (Berlusconi e Monti) che proprio all'Imu ed all'Iva demandavano in parte il rispetto dell'obiettivo del 3% deficit-Pil.
Sul piede di guerra, infine, i sindacati, secondo i quali i costi dell'operazione Imu saranno "scaricati sugli inquilini". A tranquillizzare i cittadini il ministro per lo Sviluppo economico Giovannini, che a SkyTG24 assicura: "Con la service tax non pagheranno di più".
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Secondo il viceministro dell'Economia Stefano Fassina, troppi soldi per l'Imu rischiano di non permettere di trovare le risorse per bloccare l'aumento dell'Iva nell'ultimo trimestre dell'anno. "In una fase così difficile, dedicare un miliardo per eliminare l'Imu per meno del 10% degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare, ad esempio, il rinvio dell'aumento dell'Iva previsto, oramai irrimediabilmente grazie alla 'vittoria' del PdL sull'Imu, per il 1 ottobre" ha affermato, per poi precisare a SkyTG24: "L'aumento dell'Iva? Temo sia necessario fare delle scelte".
Ma Silvio Berlusconi è categorico: l'Iva non va "assolutamente aumentata", anche perché "non c'è una sicurezza" che aumenti le entrate. "Dobbiamo evitarlo e siamo fiduciosi di farcela", annuncia anche il segretario del Pdl Angelino Alfano.
Sullo sfondo la Commissione europea che avverte: è "assolutamente essenziale" che l'Italia assicuri la sostenibilità della finanza pubblica. Insomma c'è bisogno di coperture certe per tener fede agli impegni presi e sottoscritti dai due precedenti governi (Berlusconi e Monti) che proprio all'Imu ed all'Iva demandavano in parte il rispetto dell'obiettivo del 3% deficit-Pil.
Sul piede di guerra, infine, i sindacati, secondo i quali i costi dell'operazione Imu saranno "scaricati sugli inquilini". A tranquillizzare i cittadini il ministro per lo Sviluppo economico Giovannini, che a SkyTG24 assicura: "Con la service tax non pagheranno di più".
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